Fu l’ultimo capitano delle unite contee di Gorizia e Gradisca dal 1790 al 1803. Uomo di raro talento, ricoprì difficili mansioni pubbliche con intelligenza e pietà cristiana, tanto che l’imperatore Francesco I lo delegò a ricevere in consegna l’Istria e la Dalmazia che erano ritornate all’Austria nel 1797 con la pace di Campoformido. Poliglotta e amante delle arti e delle scienze, fu uno dei fondatori dell’Accademia degli arcadi romano-sonziaci. Assunse lo pseudonimo di Filoresio Eleoneo e fu vice-custode del sodalizio alla fine del 1790, dopo la rinuncia di Guidobaldo Cobenzl. Scrisse un’Aringa e un’Allocuzione e fu intestatario delle lettere dedicatorie di alcune importanti pubblicazioni goriziane, tra le quali il repertorio di scrittori friulano-austriaci del Codelli uscito nel 1792. Morì nel 1817.
Bibliografia
Ms BSI, Civica, 225.
A. GULIAT, I Francesi a Gorizia nella primavera del 1797, Gorizia, Paternolli, 1877; C. L. BOZZI, Gorizia nell’età napoleonica, Gorizia, Paternolli, 1929, 142; Maria Teresa, 160-161; FORMENTINI, Contea di Gorizia, 92-93; GROSSI, Annali della tipografia, 183-186, 203-204, 222, 231.
Nessun commento