Don G. di Carlo da San Vito al Tagliamento ebbe una carriera, a quanto si sa, piuttosto movimentata. Secondo tradizione allievo a Vienna di Ciccio Di Maio, fu organista a San Vito al Tagliamento dall’11 aprile 1766 al 17 settembre 1767, quando si trasferì a Cividale del Friuli. Lì, nel 1768, venne richiamato dal maestro di cappella, Pietro Alessandro Pavona, per avere suonato a violino scordato e rinunciò alla carica entro il 12 giugno 1770. L’11 aprile 1773 divenne titolare presso il duomo di Spilimbergo, ma rassegnò le dimissioni tre anni dopo, il 28 aprile 1776. Il 15 maggio 1779, dalla parrocchia di S. Cassiano in Venezia, scriveva a padre G.B. Martini in Bologna richiedendogli un attestato di «sufficienza nel comporre musica» secondo gli insegnamenti ricevuti poiché si trovava senza impiego fisso; se la situazione non fosse mutata, sarebbe tornato in patria. In altra lettera non datata espresse la difficoltà nella scelta di composizioni, fra le molte sue, degne di essere sottoposte al giudizio di padre Martini. Evidentemente qualcosa cambiò se figurava come maestro d’organo a Venezia ancora nel 1787. Entro lo stesso anno assunse servizio a Gemona del Friuli, dove finalmente si stabilì fino al 1808 e lasciò due sonate per organo, in do e si bemolle maggiore, e l’inno A solis ortu a tre voci, orchestra e organo.
Bibliografia
DBF, 388; VALE, Gemona, 27; MARIONI II, 167; A. SCHNOEBELEN, Padre Martini’s Collection of Letters in the Civico Museo Bibliografico Musicale in Bologna, New York, Pendragon, 1979, 2297, 2298; METZ, S. Vito al Tagliamento, 118; PRESSACCO, Musica, 2018; METZ, Spilimbergo, 292; A. ZANINI - L. NASSIMBENI, Il musicista Pietro Alessandro Pavona ‘nativo di Palmanova e figlio d’uno di que’ benemeriti soldati della Repubblica’, in Pietro Alessandro Pavona e la musica sacra a Palma, Palmanova, Circolo Comunale di Cultura “Nicolò Trevisan”, 1996, 13; M.C. COSATTI, Musica in duomo a Gemona nel secondo Settecento. Note d’archivio, in L’organo veneziano di Francesco Dacci. 1768-1998, Gemona, Pieve di S. Maria Assunta, 2000, 60-62.
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