Nacque a Udine nel secolo XVI; fratello di Francesco, viveva ancora intorno al 1570. Pittore e architetto, definito dal Capodagli eccellente matematico, fu attivo in Friuli e alla corte di Massimiliano II come architetto militare. Sono scomparse le sue opere di pittura, di cui rimangono memorie d’archivio; tra esse il dipinto su tavola Cristo, Madonna e santi Marco ed Ermacora (1545) «da collocarsi sopra lo scanno dei deputati della città» e una pala (1554) per la chiesa di Rivalpo in Carnia. Nel 1555 gli fu concesso dal Senato veneto il privilegio per la stampa di un Mappamondo inciso su rame, firmato.
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