Figlio minore di Gerolamo, nacque il 19 giugno 1545 a Serravalle dove il padre, opitergino, esercitava la professione di medico. Ricevuta un’educazione umanistica, si trasferì a Padova per laurearsi dapprima in diritto civile ed in seguito in quello canonico. Si dedicò inoltre agli studi teologici, che continuò presso il collegio romano dei gesuiti a Roma, dove intorno al 1570 venne chiamato dagli zii Giambattista e Cornelio, che lo introdussero negli ambienti clericali più importanti e gli procurarono influenti protettori. Nel 1578 divenne rettore e procuratore presso la Santa Sede del convento di S. Salvatore in Lauro. Nel settembre del 1581 ottenne la ricca commenda dei SS. Giacomo e Filippo a Brescia, senza obbligo di residenza, delle cui entrate poté tuttavia godere solo a partire dal gennaio 1582, quando ricevette a Roma le ordinazioni minori; due mesi dopo venne ordinato sacerdote. Nel 1583, gli fu conferito l’incarico di segretario della Cifra e l’anno seguente quello di referendario delle Due Segnature. Nel 1592 Clemente VIII lo inviò in Transilvania come nunzio straordinario, per far fronte alla profonda penetrazione in quella regione della Riforma protestante e del Calvinismo in particolare, per ottenere la riapertura di collegi e seminari gesuiti e per controllare le condizioni in cui versava la locale comunità cattolica. Prima di rientrare in Italia, nel 1595, si recò in Polonia per consegnare un breve del pontefice al re Sigismondo III. Nominato protonotario apostolico, ritornò in Ungheria nel 1596, quale commissario pontificio alla corte di Rodolfo II, a causa della guerra mossa dall’impero contro i Turchi; nell’agosto dello stesso anno fu in Francia, per favorirvi un rinnovamento cattolico e per indurre Enrico IV a far pace con Filippo II d’Asburgo e a stringere con lo stesso un’alleanza in funzione antinglese. ... leggi Nell’agosto del 1606 si vide conferito da Paolo V il titolo, puramente onorifico, di arcivescovo di Atene, città da tempo sotto il dominio turco; nel settembre dello stesso anno venne nominato nunzio apostolico a Colonia, dove arrivò il 21 ottobre e si prodigò per l’individuazione ed il sostegno delle minoranze ancora fedeli alla Chiesa cattolica. Ritornato a Roma nel 1609, ricoprì diversi incarichi minori, venendo nominato dopo il 1623 da Urbano VIII primo assistente alla cappella pontificia. Morì a Roma il 25 maggio 1633 e venne seppellito nella chiesa del Gesù.
ChiudiBibliografia
Della sua attività letteraria si hanno diverse testimonianze, ma non si conoscono opere a stampa, fatta eccezione per un epigramma greco; alcune poesie, manoscritte, si rinvengono negli archivi veneziani. Ms BCTv, 1354, S. Fapanni, Notizie degli scrittori e degli uomini illustri, che fiorirono nell’antico territorio Trevigiano, nonché nelle diocesi di Treviso e di Ceneda, I.
LIRUTI, Notizie delle vite, II, 1-75, 190-191; G. MANTOVANI, Museo Opitergino, Bergamo, Colombo, 1874, 182-183; G. PIZZI, Storia degli Amaltei, Oderzo, Becco Giallo, 1990 (Passato e Presente. Le storie, 2), 1990, 83-91 (con imprecisioni). Fondamentale risulta lo studio di S. SAMERSKI, Atilio Amalteo (1545-1633) diplomatico pontificio di impronta tardoumanistica al servizio della Riforma Cattolica, «Quaderni», 49 (1996). Sull’attività dell’Amalteo per la Santa Sede: H.V. SAUERLAND, Katholizismus und Protestantismus in den norddeutschen Diözesen… in Jahre 1607, «Römische Quartalschrift für christliche Altertumskunde und für Kirchengeschichte», 14 (1900), 384-392; Monumenta Vaticana Hungariae. Relationes Nuntiorum Apostolicorum in Transilvaniam missorum a Clemente VIII (1592-1600), Budapestini, Tarsulat, 1909; G. HANSOTTE - R. FORGEUR, Nonciature d’A. A., in Inventaire analytique des documents relatifs à l’histoire du diocèse de Liège sous le règime des nonces de Cologne (1606-1634), Roma, Desclée e C., 1958; L. PASTOR, Storia dei Papi nel periodo della restaurazione cattolica e della guerra dei trent’anni…, XII, Roma, Desclée e C., 1930, 292, 408-409, 570, 574; P. GAUCHAT, Hierarchia cattolica…, Münster, Librariae Regensbergianae, 1935, 99.
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