È stata una protagonista del partito autonomista storico del Friuli, il Moviment Friûl (MF). Nata a Cavazzo Carnico (Udine) il 9 ottobre del 1924, vi è morta il 17 ottobre del 2007. Insegnava alla scuola media di Tolmezzo quando accettò di partecipare alle elezioni regionali del 1968 nelle liste del MF, che si presentava per la prima volta alla consultazione elettorale. Svolse allora la sua campagna elettorale nella circoscrizione di Tolmezzo (Carnia, Valcanale e Gemonese) denunciando, insieme con altri colleghi di partito, il sottosviluppo della montagna, la conseguente emigrazione e la necessità di modificare radicalmente la politica regionale secondo una linea fortemente autonomista, sul modello della Val d’Aosta e dell’Alto Adige. Questi temi sarebbero restati oggetto costante della sua azione politica, soprattutto dopo che era divenuta consigliera regionale per la circoscrizione di Tolmezzo nel 1972, subentrando come prima dei non eletti al consigliere del MF Fausto Schiavi, morto prematuramente nel gennaio dello stesso anno. Seguì con convinzione la svolta marcatamente friulanista del partito impressa dal nuovo gruppo dirigente del dopo Schiavi (Ceschia, De Agostini, Comini, Jus e Pitzalis) nel 1973. Fu eletta consigliera regionale per il collegio di Tolmezzo alle elezioni del 1973 e del 1978. La sua partecipazione ai lavori consiliari fu assidua tanto quanto lo era il contatto col territorio del suo collegio elettorale. Fu infatti consigliera comunale nel suo paese, Cavazzo, negli anni Settanta e sindaco per un paio d’anni nell’amministrazione 1975-1980. Negli anni Ottanta fu consigliera nel comune di Tolmezzo. Partecipò con slancio a tutte le grandi battaglie autonomiste, nelle sedi istituzionali e nelle piazze, per l’Università friulana, per lo sviluppo della montagna, per la ricostruzione dopo il terremoto del 1976, contro le servitù militari, contro il cementificio di Lestans, per la lingua e l’identità friulana. ... leggi Nel 1988, in seguito a una contestazione della regolarità nella conduzione del congresso del partito, insieme ad altri esponenti di rilievo dello stesso, diede luogo ad una scissione ed alla formazione di un gruppo politico autonomista, la Union Furlane. Dopo un paio d’anni, parte di questo gruppo diede origine alla sezione friulana della Lega Nord, e parte rientrò nel MF. P. si rifiutò di seguire l’indirizzo leghista, che considerò sempre estraneo alla tradizione dell’autonomismo friulano e non conforme alle sue idee politiche.
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