Lo storico Angelo Filipuzzi.
Primogenito di sette figli, F. nacque a Provesano (frazione di San Giorgio della Richinvelda) il 20 novembre 1907 da Carlo, muratore emigrante, impiegato nell’impresa di Giacomo Ceconi, e Luigia Chililò. Dopo il conseguimento del diploma magistrale, iniziò l’attività d’insegnante a Trieste; ottenuta nel 1931 la maturità classica da privatista, s’iscrisse alla Facoltà di lettere dell’Università di Padova. Al 1935 risale la prima campagna di studi a Vienna, presso l’Haus-Hofund Staatsarchiv, luogo da cui sarebbero derivate molte sue pubblicazioni sul Risorgimento italiano. Dopo due esperienze d’insegnamento nelle scuole superiori a Trieste e Udine, nel 1948 si recò ancora a Vienna, prima vice e poi direttore dell’Istituto di cultura e addetto culturale nell’ambasciata italiana. Parallelamente intraprese anche un’intensa carriera accademica, con libere docenze nell’Ateneo viennese (dal 1957, dopo alcuni anni di lettorato) e patavino (dal 1959). Nel 1969 ritornò in Italia, assumendo per alcuni anni l’incarico di provveditore agli studi a Pordenone (dove avrebbe presieduto anche la Società Dante Alighieri), proseguendo la prolifica attività di ricercatore. Numerose sono le pubblicazioni con case editrici prestigiose (Le Monnier, Istituto storico italiano per l’età moderna e contemporanea, L’Ateneo) e le collaborazioni con riviste friulane quali «Memorie storiche forogiuliesi», «Atti dell’Accademia di Udine», «Annali triestini di diritto, economia e politica», «Il Barbacian» (di cui fu assiduo corrispondente). Lasciò anche due volumi di memorie. Insignito del premio San Marco nel 1981 (già croce d’onore di prima classe dell’ordine al merito nelle lettere e nelle arti della Repubblica austriaca), F. morì a Spilimbergo il 17 gennaio 2003.
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