Nacque a Gorizia il 7 luglio 1865 e dal padre Giuseppe (1830-1880) apprese i primi rudimenti del mestiere di pittore decoratore, che integrò frequentando corsi a Venezia e a Roma. D. N. fu soprattutto un prolifico decoratore e, a fronte di un’unica decorazione profana conservata (la Sala della caccia e lo scalone del castello di Dobrovo, realizzati nel 1894 su commissione del conte Silvio de Baguer), la sua produzione era circoscritta principalmente all’ambito chiesastico. Suoi affreschi e pale d’altare si trovano in un centinaio di chiese dell’arcidiocesi di Gorizia (dalla quale dipendono anche le parrocchiali di Ruda e di Aiello del Friuli), ma anche in Lombardia e in Piemonte, dove sono giunte per tramite dell’ordine dei Fatebenefratelli. Questa produzione, concepita come un decoro cromatico degli spazi, rientra nel solco della pittura nazarena ottocentesca e palesa, nell’accurata esecuzione tecnica da un lato, e nelle ricorrenti incomprensioni dell’anatomia umana dall’altro, tutti i pregi e i limiti di un lavoro artigianale. Dopo la prima guerra mondiale D. N. affiancò all’attività di pittore e restauratore quella di insegnante presso la Scuola di perfezionamento per pittori decoratori e nel 1926 diventò membro della Commissione diocesana per l’arte sacra. Morì a Gorizia il 2 gennaio 1943.
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