Nacque a Tricesimo (Udine) il 23 gennaio 1911 dal dottor Pietro, di San Donà di Piave, ma di origine comasca, e da Eleonora Turchetti, di antica famiglia del luogo. Laureatosi nel 1938 a Padova in medicina e chirurgia, si specializzò in pediatria, in igiene e in odontoiatria. Trascorse il periodo bellico in territorio jugoslavo, come medico nell’ospedale militare di Lubiana, e fu decorato al merito. Medico con vivo senso della sua missione, fu primario dal 1950 al 1975 nella divisione di odontoiatria e stomatologia creata nell’ospedale civile di Udine. Fu autore di una consistente serie di articoli di carattere medico-scientifico. La sua multiforme attività di pubblicista in disparati campi (etnografia, tradizioni popolari, collezionismo, critica d’arte, letteratura, storia, politica, sport) si esplicò sulla stampa locale e regionale, soprattutto sui periodici della Società filologica friulana, iniziando nel 1946 dalla collaborazione a «Ce fastu?». Fu soprattutto uno studioso innamorato della sua terra e promotore della cultura friulana, più «del passato anonimo e senza storia, dei sentimenti umili e riservati […] riflessi negli oggetti domestici […] negli strumenti di lavoro…» (Rizzi), che non dell’arte “maggiore”. Promosse in seno alla Società filologica la costituzione del Gruppo di ricerche preistoriche (1969), gettando le basi di una sistematica ricerca di materiali preistorici sul territorio friulano. Per illustrare e documentare le tradizioni popolari, che gli riuscivano più congeniali, frugò il Friuli e la Carnia, raccogliendo ogni genere di materiali, dagli oggetti e opere d’arte alle notizie, con la collaborazione della moglie, Andreina Nicoloso, con la quale condivise interessi e passioni e pubblicò in collaborazione Il carnevale in Friuli (1967). Organizzò varie iniziative culturali, quali mostre e convegni, anche in veste di vicepresidente (dal 1963 al 1975; dal 1979 al 1981) della stessa Filologica, della quale ricostituì la biblioteca e diresse le pubblicazioni «Sot la nape» (dal 1955 al 1981) e l’almanacco «Strolic furlan» per alcuni numeri. ... leggi Curò pure le collane dei Numeri unici annuali (dal 1964 al 1981), editi in occasione dei congressi sociali, che rappresentano un’articolata e aggiornata indagine sulla storia e sulla cultura; degli ex voto (dal 1970 al 1979); dei racconti popolari (dal 1968 al 1978), in quattordici volumi; delle Aggiunte al Pirona, nonché delle Villotte e canti popolari del Friuli (1966). Fu curatore dell’opera L’arte popolare in Carnia di Michele Gortani (1965, 1978), catalogo del Museo carnico delle arti e tradizioni popolari di Tolmezzo, di cui fu uno degli artefici, e diede un apporto anche per quello di Arti e tradizioni popolari di Udine. Accanto agli innumerevoli articoli di archeologia, storia dell’arte, numismatica, artigianato, toponomastica, religiosità popolare, C. curò importanti cataloghi di mostre, come Il costume friulano (Gorizia, palazzo Attems, 1969) e la Religiosità popolare in Friuli (Pordenone, Centro iniziative culturali Pordenone, 1980). Altri argomenti di suo interesse furono la tessitura (già dal 1959 per la mostra di Forni di Sopra sul costume delle Alpi Carniche, con un saggio di A. Nicoloso) e la Storia del ferro battuto in Friuli dal 1500 al 1800 (1976). Per quanto riguarda la linguistica, curò volumi relativi a convegni internazionali organizzati dalla Società filologica friulana: Atti del Congresso ladino, 1966 (1967); Atti del congresso internazionale di linguistica e di tradizioni (1970). Compose racconti e poesie occasionali in friulano, editò inoltre opere altrui, anche in collaborazione con altri studiosi. Così promosse gli studi su Ippolito Nievo, dopo il ritrovamento presso la Biblioteca civica Vincenzo Joppi di Udine dei manoscritti autografi, pubblicandone anche lettere e poesie inedite (particolarmente importanti) – Lettere di I. Nievo ad Arnaldo Fusinato (Udine, 1946); Pisana: studi nieviani, con 70 lettere inedite («Il Tesaur», 1949) – e allestendo la Mostra dei cimeli di Ippolito Nievo nel centenario 1861-1961, a Udine, in Sala Aiace (1961). Legato da stretta amicizia a Pier Paolo Pasolini, collaborò con lui e ne editò opere friulane, come il volumetto di poesie Tal cour di un frut (Tricesimo, 1953), le Poesie dimenticate (Udine, 1965), I Turcs tal Friúl (edizioni della rivista «Forum Iulii», 1976). Collaborò a «La Patrie dal Friûl» supportando, nell’immediato dopoguerra, da strenuo assertore, le rivendicazioni del Movimento popolare friulano per l’autonomia (1947-1953) di cui fu anche presidente. Si batté per la salvaguardia delle culture originali delle Valli del Natisone e fondò il Circolo culturale Iacopo Stellini, dirigendone il periodico «La voce del Friuli Orientale» (1980). Non rientrano nelle bibliografie le note di prevalente carattere politico che scriveva negli anni Settanta sul quotidiano udinese in edizione pomeridiana «Friuli sera». Nel suo instancabile dinamismo trovò modo di occuparsi anche di sport, di calcio in particolare (Franceschinis). Si spense a Tricesimo il 17 luglio 1981. Parte delle sue raccolte etnografiche è stata donata ai musei locali: ai Civici musei di Udine (oltre al corposo gruppo di dipinti, significative le sculture lignee e le maschere), a quelli di Pordenone (notevoli le ceramiche), al Museo carnico delle arti e tradizioni popolari di Tolmezzo (una preziosa serie di ritratti), al Museo diocesano e gallerie del Tiepolo di Udine (particolari i vetri dipinti).
ChiudiBibliografia
Mostra dei cimeli di Ippolito Nievo nel centenario 1861-1961, a cura di L. CICERI, Udine, Ente Manifestazioni Udinesi, 1961; ID., Villotte e canti popolari del Friuli, Udine, SFF, 1966; Il carnevale in Friuli, a cura di L. CICERI - A. NICOLOSO CICERI, Udine, Doretti, 1967; Il costume friulano. Catalogo della mostra (Gorizia), a cura di L. CICERI, Udine, Doretti, 1969; ID., Storia del ferro battuto in Friuli dal 1500 al 1800, Pordenone, La Nuova Frontiera Editrice, 1976; Religiosità popolare in Friuli. Catalogo della mostra, a cura di ID., Pordenone, Centro iniziative culturali Pordenone, 1980.
DBF, 194-195; In memoria di L. Ciceri, «Sot la nape», 33/2-3 (1981), 5-20; A. CANDUSSIO, Ciceri e l’interesse per la preistoria in Friuli, «Ce fastu?», 57 (1981), 7-10; N. CANTARUTTI, La passione per la ricerca, ibid., 11-12; I. DE LUCA, Lo studioso di Ippolito Nievo, ibid., 13-14; G. C. MENIS, I «numeri unici»: un valoroso contributo alla storia della cultura in Friuli, ibid., 15-18; A. RIZZI, L’amore per l’arte e l’artigianato popolari, ibid., 19-22; S. FRANCESCHINIS, Luigi Ciceri, in Tresésin, 18-24; La donazione Ciceri. Sculture lignee donate ai Civici Musei di Udine, «La Panarie», 18/70 (1985), 91-94; A. NICOLOSO CICERI, Luigi Ciceri editore di Pier Paolo Pasolini, in Ciasarsa, 421-438; La collezione di ceramiche Luigi Ciceri, a cura di G. GANZER - P. BUSETTO, con un saggio di N. Stringa, Pordenone, Comune di Pordenone, 1998; S. SIBILLE - SIZIA, Religiosità popolare nei vetri dipinti della Collezione Luigi Ciceri, Udine, Museo diocesano e gallerie del Tiepolo, [1999]; S. ALTAMORE, Tomàt, tomât e tomàts. ... leggi Le maschere lignee della raccolta Ciceri nel Museo delle Arti e Tradizioni Popolari di Udine, «Ud. Boll.», 6 (2000), 79-94; G. COMELLI, Bibliografia di Luigi Ciceri, «Sot la nape», 52/1 (2000), 81-96; A. NICOLOSO CICERI, Luigi Ciceri per il Museo della Carnia, in M. GORTANI, L’arte popolare in Carnia, Udine, SFF, 20003, 429-435; Segni della devozione. Materiali dalla Collezione Ciceri. Catalogo della mostra, a cura di T. RIBEZZI, Udine, Comune di Udine/Civici musei, 2005; G. PIGNAGNOLI - L. ZAMBON, La Pietà trecentesca della collezione Ciceri nei Civici Musei di Udine, «Ud. Boll.», 10 (2007), 15-25; S. FERRARI, Dipinti della collezione “Andreina e Luigi Ciceri”, ibid., 11 (2009), 139-193; S. ALTAMORE, Gli orologi della collezione Ciceri, ibid., 195-205; M. LUNAZZI MANSI, Le borsette della Collezione Ciceri, ibid., 207-215.
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