Nacque a Cervignano del Friuli il 26 settembre 1907 da Rodolfo e Leontina Pacco. Dopo aver compiuto gli studi classici a Gorizia e aver brillantemente conseguito la laurea in giurisprudenza all’Università Cattolica di Milano, intraprese la carriera accademica, ottenendo il primo insegnamento di diritto penale nel 1929, a soli ventidue anni. Durante gli anni Trenta, mantenendo saldi i rapporti con l’Ateneo milanese e in particolare con il professor Giacomo Delitala, titolare della cattedra di diritto penale, B. svolse un’intensa attività di studio e di ricerca, dando alle stampe numerosi scritti sia di diritto processuale (tra cui La correlazione fra accusa e sentenza nel processo penale del 1936) che di diritto sostanziale, scienza nella quale divenne un maestro riconosciuto a livello internazionale. La cospicua produzione scientifica, con la quale costruì con rigore metodologico e grande apertura alla discussione le sue teorie in tema «di norma, di reato, di reo, di pena e di misure di sicurezza», gli consentì di approdare nel 1943, come ordinario di diritto penale, all’Università di Padova, dove rimase fino alla morte, dopo essere passato come assistente e straordinario per gli Atenei di Urbino, Cagliari e Trieste. La fama di grande giurista e il legame con il movimento antifascista di matrice cattolica gli valsero la nomina a delegato nella Consulta nazionale da parte della Democrazia cristiana (1945-1946). E per il partito fondato da De Gasperi, di cui fu presidente del gruppo alla Camera dal dicembre 1950 al giugno 1953, svolse attività parlamentare fino al 1976. Così, dopo essere stato eletto membro dell’Assemblea costituente nel collegio IX di Verona (1946-1948), fu, sempre nelle fila della Democrazia cristiana, deputato nelle prime quattro legislature della Repubblica (1948-1968) e senatore nella quinta e sesta legislatura (1968-1976). Durante gli anni trascorsi a Montecitorio, B., oltre a ricoprire la carica di ministro della Pubblica istruzione nell’ottavo governo De Gasperi (luglio 1953 – agosto 1953) e di ministro senza portafoglio per i rapporti con il parlamento nel secondo gabinetto Segni (febbraio 1959 – marzo 1960), fu presidente delle Commissioni giustizia, dal 1949 al 1952, e affari esteri dal 1953 al 1963, compiendo numerose missioni in America Latina, Medio Oriente e Africa, dove fu tra i fondatori delle Università di Mogadiscio e di Asmara. Autore di numerose pubblicazioni, tra le sue opere più importanti vanno ricordate le diverse edizioni del Diritto penale e gli Scritti giuridici editi in due tomi a Padova nel 1966, cui seguirono gli Scritti giuridici 1966-1980 e Gli ultimi scritti (1980-1982) e la lezione di congedo (6-V-1982), nei quali sono raccolti tutti i suoi lavori penalistici. Morì a Padova il 29 maggio 1982.
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