Nacque a San Vito al Tagliamento (Pordenone) nel 1570 e morì a Salvarolo (oggi una frazione del comune di Pramaggiore) nel 1648. Il castello d’origine apparteneva alla famiglia dal 1460, quando Matteo I Altan da San Vito lo rilevò da Giovanni Ermacora di Salvarolo; il possesso del castello comportava il diritto ad un seggio nel parlamento della Patria del Friuli. Secondo alcuni studiosi la famiglia degli Altan era originaria di Porcia, secondo altri proveniva dall’Austria, al seguito di patriarchi tedeschi. E., figlio di Giambattista e di Teresa Varmo, fu detto “il Vecchio” per distinguerlo dal suo omonimo e successore. Compì i primi studi a Portogruaro, quindi passò a Roma nel collegio romano, completò la sua formazione all’Università di Padova, studiando belle lettere e giurisprudenza. Si laureò in giurisprudenza con il celebre giureconsulto Marcantonio Ottelio. Nell’anno 1630, al tempo della peste a Venezia, egli fu scelto per essere uno dei cavalieri feudatari sopraintendenti alla sanità del Friuli, e gli fu data ampia autorità in materia dal luogotenente della Patria del Friuli Bernardino Polani. Fu letterato e storico, scrisse commedie e opere comiche che furono proposte come esempi della commedia italiana. Giusto Fontanini e Antonio Crescimbeni diedero giudizi positivi su di lui; Apostolo Zeno ammirò l’artificio della sua prosa; Aleandro Aleandro sottolineò nelle sue commedie una sorta di componente religiosa, tanto fu equilibrato e rispettoso nell’assumere toni ironici o pungenti. ... leggi Le sue commedie furono recitate in diverse città d’Italia. Il Liruti le vide e le giudicò degne di essere ristampate. Sono in prosa, ma i prologhi in endecasillabi. La sua prima commedia fu pubblicata nel 1625 col titolo Mecam Bassà ovvero il garbuglio comedia del signor Henrico Altano conte di Salvarolo, dedicata al signor Lodovico Valvasone; nel 1633 uscì Le mascherate comedia del signor Henrico Altano conte di Salvarolo dedicata all’ill.ma signora Clorinda di Strassoldo; pubblicò inoltre L’Americo (1621) e La p rigioniera (1622). Fu autore anche di sonetti, quali Nel medesimo soggetto. A. S. E. il Signor Nicolò Micheli. Sonetto, e Per l’esequie celebrate a S. E. dell’Accademia dott. Sonetto del sig. co […] Accad. dott. […]. Sono inedite, per quanto si sa, le commedie Alì Bassà, L’Olimpia, La Rebecca, La Giletta, La luce. Nell’Archivio di stato di Udine, nel fondo Caimo, si trova: La lettera. Sonetto. Fu anche autore di opere storiche: degne di rilievo la descrizione del feudo e del castello di Salvarolo (1587). Opere dell’A. sono conservate a Udine nell’Archivio di stato, nella Biblioteca civica Joppi, nella Biblioteca arcivescovile; alcune si trovano alla Biblioteca Marciana di Venezia. Cospicuo il fondo Altan conservato all’Archivio di stato di Pordenone.
ChiudiBibliografia
E. ALTAN, L’Americo comedia del sig. Henrico Altano conte di Salvarolo. Dedicata al sig. Giulio Canussio, canonico di Aquileia, Venezia, Imberti, 1621; ID., La prigioniera comedia del signor Henrico Altano, conte di Saluarolo dedicata al molto illustre ed eccellentiss. sig. caualier Seruilio Treo, Venezia, Imberti, 1622; ID., Mecam Bassà ovvero il garbuglio comedia del signor Henrico Altano conte di Salvarolo, dedicata al signor Lodovico Valvasone, Treviso, Righettini, 1625; ID., Le mascherate comedia del signor Henrico Altano conte di Salvarolo dedicata all’ill.ma signora Clorinda di Strassoldo, Treviso, Righettini, 1633; ID., Memorie sopra la famiglia de’ Signori Altani […], Venezia, Lovisa, 1717; ID., sonetti in G.B. MAGNAVINI, Fiori d’ingegno […], Venezia, Baglioni, 1685, 23; ID., sonetti in L. PIOVENE, Glorie funebri […], Venezia, Poletti, 1679, 47.
A. ZAMBALDI, Monumenti storici di Concordia, San Vito, Pascatti, 1811, 270-272; G. CICONI, Udine e la sua provincia, Udine, Trombetti-Murero, 1862, 319; Acta graduum academicorum Gymnasii Patavini ab anno 1601 ad annum 1605, a cura di F. ZEN BENETTI, Padova, Antenore, 1987, no 28, 12; no 64, 24; no 67, 25 n. 1; no 76, 28-29; ni 77, 78, 79, 29.
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