Originario di Parma, detto “Pittono”, fratello di Tommaso di Pietro, con il quale era stato associato nella fabbricazione della moneta durante il patriarcato di Pagano della Torre con il privilegio del 10 maggio 1330, l’A. si assunse l’onere di reggere direttamente la zecca di Aquileia sotto Bertrando in almeno due tornate delle quali è rimasta memoria: nel 1345 e nel 1348, quest’ultima con privilegio del 23 maggio, redatto in Udine dal cancelliere Gubertino da Novate.
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