Originario di Parma, figlio di Pietro e fratello di altro Pietro, con un documento redatto dal cancelliere Eusebio da Romagnano il 10 maggio 1330 l’A. ebbe l’incarico dal patriarca Pagano della Torre di coniare moneta per un anno. L’onere era sostenuto da una compagnia della quale facevano parte anche il fratello Pietro, il fiorentino Pacino, abitante a Parma, nonché tale Bentiviene. Secondo i patti, la moneta si sarebbe battuta in Aquileia a partire dal 29 settembre di quell’anno.
Nessun commento