Nacque probabilmente in Francia intorno al 1674 nel dipartimento della Mosella o dei Vosgi da cui ebbe origine il nome della sua famiglia. Non si conosce con esattezza il momento in cui egli si stabilì a Palmanova attiratovi forse da qualche reclutamento di soldati di ventura; quel che è certo è che lì conobbe Orsola, figlia di tale ingegner Domenico che sposò e da cui ebbe dieci figli tutti nati e battezzati nella cittadina friulana. I documenti attestano che il B. dovette assurgere ad una certa notorietà distinguendosi economicamente e socialmente nel contesto cittadino. A Palmanova egli aprì una bottega d’arte frequentata in gioventù da Giacomo Leonardis e forse da Francesco Pavona. La sua attività, la cui indagine rimane ancora oggi affidata alla ricognizione critica compiuta nel 1966 dal Damiani, aggiornata dai contributi di Giuseppe Bergamini e Ferdinand Šerbelj, fu abbastanza vivace e prolifica, ma territorialmente circoscritta tra Palmanova e i suoi dintorni con qualche punta verso Cividale del Friuli, Gradisca d’Isonzo e Mortegliano. Si tratta di una produzione rivolta soprattutto alla pittura sacra di pale d’altare ad eccezione dell’Allegoria dell’Aurora, oggi presso il municipio di Palmanova, e di alcuni ritratti già in una collezione privata di Trieste. Dal punto di vista stilistico l’opera del B. si presenta sempre piuttosto attardata su schemi compositivi manieristici e barocchi che la fanno apparire costantemente superata rispetto agli esiti della pittura sua contemporanea. Tradizionalmente i suoi esordi si sogliono individuare nel Crocefisso, proveniente dalla chiesa di S. Francesco ed oggi collocato nel duomo di Cividale, ma la prima opera datata è la pala d’altare con S. Bonaventura e S. Ludovico di Tolosa, risalente al 1719 e realizzata per la chiesa di S. Giorgio a Rualis. Altri suoi dipinti si trovano nella parrocchiale di Chiopris, nel duomo di Palmanova e in quello di Cormons, nella chiesa dell’Addolorata di Gradisca d’Isonzo, nella chiesa vecchia di S. Michele a Cervignano, nella chiesa decanale di Visco, nelle parrocchiali di Strassoldo, Mereto di Capitolo, Borgnano, Bagnaria Arsa, Aiello, Mortegliano, Bertiolo. Ancora dibattuta appare la sua paternità della pala con la Resurrezione nel duomo di Gradisca d’Isonzo. Il B. morì a Palmanova il primo ottobre 1749.
Bibliografia
P. DAMIANI, Pietro Bainville, Udine, AGF, 1966; BERGAMINI, Friuli Venezia Giulia, passim; G. BERGAMINI, Arte e artisti nel territorio di Mortegliano, in Mortean, 404-418; ID., Bainville, Pietro, in AKL (in corso di stampa); La pittura barocca nel Goriziano. Catalogo della mostra (Ljubljana/Casteldobra, 2002), a cura di F. ŠERBELJ, Ljubljana, Narodna Galerija, 2002, 26-27, 92-99, 197-199.
Nessun commento