Nacque a Buia (Udine), nella frazione Ursinins Piccolo, il 29 maggio 1899, ultimo di sette figli. Rimasto orfano del padre Luigi, artigiano specializzato nella costruzione di carri agricoli, prese presto la strada dell’emigrazione; nella primavera del 1913, in compagnia della sorella Ines, fu impegnato per una stagione in una fornace di Gleisdorf, nei pressi di Graz e l’anno successivo a Bucarest, fino allo scoppio del primo conflitto mondiale. Dopo la parentesi della guerra emigrò nuovamente, questa volta verso la Francia, dove lavorò per due anni in una fabbrica di scarpe a Strasburgo, per poi rientrare a Buia e dedicarsi alla decorazione murale. Nel 1927 iniziò l’attività fotografica a Ursinins Piccolo dove rimase sino al secondo conflitto mondiale, quando si trasferì in piazza del Mercato nel capoluogo, Santo Stefano di Buia. B. associò alla sua attività commerciale di routine e a quella richiesta da una committenza legata ad una visione retorica del paesaggio del Friuli rurale, anche una propria ricerca, sperimentando nuove tecniche apprese dalla lettura delle riviste specializzate. Collaboratore di Chino Ermacora per le riviste «La Panarie», «Le Tre Venezie» e «Friuli nel Mondo», B. partecipò a numerose mostre collettive, ricevendo vari riconoscimenti fra i quali, nel 1952, la medaglia d’oro al concorso “Fotocolor” della Società fotografica subalpina che pubblicò sue immagini su «Vita fotografica». B. fu affiancato nell’attività dai figli Antonia, Daria e Alvio. Quest’ultimo continua a gestire lo studio fotografico di famiglia. B. morì a San Daniele del Friuli l’11 luglio 1997.
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