B. da F. fu “magister” di grammatica e retorica nella seconda metà del XIV secolo. Nel 1374 il comune di Cividale vuole al suo servizio come insegnante B. allora impiegato presso la scuola di Ferrara, a conferma della mobilità che a partire dalla metà del Trecento interessa i maestri di scuola nell’area padano-veneta e a riprova dell’integrazione del Friuli in questo panorama. Da un’epistola dello stesso B., scritta probabilmente verso il 1372 e il 1374, si ricava che il “magister” rifiuta in un primo momento di trasferirsi nella città ducale per impegni precedentemente assunti con la scuola di Ferrara e solo nel 1374 accetta per un biennio di trasferirsi a Cividale. Nel 1376 anche il comune di Udine richiede B. come “magister artium” per la propria scuola di retorica.
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