Probabilmente originario da Sillavengo (Novara), fu canonico e cantore responsabile delle musiche nella basilica di Aquileia, per quanto si sa almeno dal 1391. Fu canonico anche di Cividale e Udine. Durante il patriarcato di Antonio Caetani (1395-1402) ebbe importanti incarichi amministrativi. Morì il 7 agosto 1405. Dovette godere di buone protezioni se nel maggio del 1400 il duca di Milano, Gian Galeazzo Visconti, faceva pressioni sul comune di Cividale affinché quest’ultimo si adoperasse presso il pontefice per farlo nominare abate di Rosazzo.
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