BAYLI GIOVANNI

BAYLI GIOVANNI (? - 1540)

maestro di cappella, compositore

Di origine fiamminga, nei documenti figura citato in diversi modi. Nulla è noto sul suo conto prima del 2 luglio 1501 quando comparve tra i mansionari del duomo di Udine. Qui trascorse il resto della sua vita esercitando ininterrottamente il ruolo di maestro di cappella in un periodo abbastanza movimentato per il continuo avvicendamento di cantori spesso non sufficientemente idonei. La sua guida deve essere stata comunque apprezzata, almeno a giudicare dai diversi benefici che gli vennero via via assegnati dal capitolo udinese: nel 1504 già era titolare dell’altare di S. Antonio, nel luglio del 1506 ebbe quello di S. Francesco che rassegnò il 18 febbraio seguente; il 25 gennaio 1509 ottenne la cappella dei SS. Faustino e Giovita, il 6 luglio del 1610 l’altare della SS. Trinità; non è noto invece quando fosse stato investito degli altari di S. Nicolò, S. Ermacora e S. Ursula che il 18 marzo 1540, pochi giorni dopo la sua morte, vennero assegnati ad altri preti. Fu sepolto in duomo a Udine. La sua attività di copista è provata solamente da alcune spese affrontate dal capitolo nel 1503 per fornirgli il necessario per copiare un libro di musica, mentre della sua produzione musicale non resta che un breve frammento di canzone citato in una lettera indirizzata al suo allievo Pietro de Iustinis di Tricesimo dal teorico veneziano Giovanni Del Lago.

Bibliografia

ACU, Liber rationum, 490, f. 267v; Ibid., Regesti o indice sommario, 1081, f. 82r, 83r, 85r-v, 120r; ASU, NA, A. Belloni, 5448, 5459; Ibid., Corporazioni religiose soppresse, 720/3, f. 19.

VALE, Udine, 98, 101-103, 149; B.J. BLACKBURN - E.E. LOWINSKY - C.A. MILLER, A correspondence of Renaissance Musicians, Oxford, Clarendon Press, 1991, XXXVIII, 860-868, 981, 998.

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