Nacque a Sacile il 6 giugno 1895 da Pietro e Angela Stefanon. Si distinse nella realizzazione di edifici sacri, quasi sempre trattati attraverso la decodificazione in chiave moderna dello stile romanico. Conseguì il diploma di laurea in ingegneria presso l’Università di Padova in data primo agosto 1922. Ebbe i primi riscontri nel 1930, con la partecipazione al concorso per la realizzazione della nuova cattedrale di La Spezia. Successivamente, nel periodo 1932-1933, predispose un progetto di concorso indetto dalla diocesi di Messina per una nuova chiesa da erigersi a Milazzo. Nel secondo dopoguerra gli venne commissionata una serie d’interventi di ricostruzione di chiese gravemente danneggiate per cause belliche. È il caso della chiesa parrocchiale di S. Odorico di Sacile, ove, tuttavia, è lo spiccato del campanile ad emergere nella composizione (1946-1952). Tra i lavori progettati e realizzati ancora a Sacile si ricordano: il tempio votivo di S. Liberale (1927-1962), libera interpretazione del santuario dipinto da Raffaello nello Sposalizio della Vergine; il tempietto dedicato alla Madonna delle Grazie di Cornadella (1961-1962); la cappella cimiteriale Della Valentina; la chiesa annessa all’ospedale civile. Nella diocesi di Vittorio Veneto progettò la chiesa parrocchiale di Pianzano e dedicata a S. Lorenzo, la chiesa dell’Immacolata di Lourdes a Conegliano, il campanile di Campolongo, la chiesa di Camolli-Casut e di Fiaschetti (1949-1952), nonché diverse altre. Rivolgendo la sua ricerca verso la semplicità delle forme tipiche del francescanesimo, reinterpretò il romanico spesso trattando le superfici di facciata in mattoni a vista. ... leggi Fu impegnato nella progettazione delle chiese di Cellino a Claut (1950-1955), di Praturlone (1949-1950), di San Michele al Tagliamento (1954), di Puja di Prata (1957-1958). Diede corso a lavori di completamento della chiesa parrocchiale di Nave e della nuova sacrestia (1959). Su progetto di B. venne realizzato il nuovo campanile di Ranzano (1947-1950), grazie anche al costante sostegno del parroco don Luigi Bergamasco, mentre a San Giovanni di Polcenigo sorsero, sulla base di suoi disegni, la scuola materna e una cappella in onore di S. Antonio. L’ultimo progetto portato a termine fu la chiesa di S. Pio X a Teson di Concordia (1974). In questo edificio si indirizzò verso la reinterpretazione, in un contesto sacro, dell’abitazione rustica locale. Al di là dell’attività di progettista, B. fu per ben quarantaquattro anni soprattutto professore di matematica alle scuole medie inferiori di Sacile ove, per trentatré anni, fu anche preside. Per lungo tempo ispettore onorario di zona per la Soprintendenza, tra il 1939 e il 1942 si trasferì temporaneamente a Pieve di Cadore. Si spense a Pieve Emanuele (Milano) il 14 maggio 1975.
ChiudiBibliografia
Mostra del concorso nazionale per la cattedrale della Spezia, La Spezia, Tip. Moderna, 1930; Il concorso per la cattedrale della Spezia, «Arte cristiana», 18/2 (1930), 174-177; P. AUREA, Il concorso per la chiesa di Messina. Arte razionale?, ibid., 21/1 (1933), 48-51; F. B., È morto Riccardo Bertoja progettista di molte chiese, «Il Popolo», 25 maggio 1975, 8; F. CALOVINI, Maria nella storia di Sacile, Sacile, Giemme, 1988, 104; M. BALLIANA, Cronache sacilesi 1900-1950, Sacile, Associazione Pro Sacile, 2001, 98; Cese, cesiòi e capitei a Sacile, a cura di G. MODOLO, Sacile, Tip. Bellavitis, 2001, 37.
Un commento
riccardo bertoja 13 Aprile 2017
Grazie per aver ricordato i progetti realizzati da mio nonno, che trasformava in opere la sua grande fede