Nacque a Gradisca d’Isonzo (Gorizia) nel 1877, dodicesimo figlio di un dipendente statale oriundo della marca trevigiana e di una tedesca della Slesia austriaca. Frequentò dal 1890 al 1892 la scuola preparatoria di Gradisca e quindi compì, dal 1892 al 1896, gli studi magistrali a Capodistria, dove venne formato dal professore di pedagogia, il direttore Markelj che insegnava pedagogia in tedesco, e soprattutto dal docente di italiano e religione, monsignor Giovanni Bennati, che lo iniziò a testi religiosi come Il cristianesimo e i tempi presenti di Emile Bougaud, vescovo di Laval, Il dubbio e le sue vittime e La fede e i suoi trionfi di Louis Baunard, significativi esponenti dell’apologetica cattolica francese ottocentesca. A tale formazione rimase sempre legato nella sua valutazione dell’amministrazione scolastica austriaca; nelle sue memorie definisce la «legge scolastica fondamentale austriaca» come un «Vero monumento di sapienza pedagogico-amministrativa» (1971) e inoltre afferma che «Bisogna che il maestro sia bensì affabile con tutti, che non sdegni di parlare con la gente del paese, per quanto umile possa essere, ma deve anche tutelare la sua superiorità morale e intellettuale e non distruggerla» (1971). Fu maestro elementare dapprima ad Aiello e quindi a Brazzano, presso Cormons. Dal 1898 ispettore scolastico a soli ventinove anni, il più giovane dell’Impero, prima a Gradisca, dunque a Monfalcone e infine a Trieste ebbe un ruolo significativo nella gestione delle scuole di lingua italiana del goriziano. ... leggi Nel 1921-1922 svolse presso il Ministero della pubblica istruzione le funzioni di esperto di legislazione scolastica austriaca collaborando con Giovanni Ferretti. Professore nell’Istituto magistrale di Gradisca e poi nella scuola complementare di Gorizia, concluse la sua carriera come ispettore scolastico per la provincia di Gorizia dal 1945 al 1950. Ebbe tre figli: Giuseppe, Antonio, preside di scuola media a Gorizia, e Maria. Morì a Gorizia nel 1963.
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