Nel 1693, in unione a Giacomo Menegazzo e compagno, restaurava l’organo della parrocchiale di S. Marco in Pordenone. Nel 1696 e nel 1726 operava, sempre in termini conservativi, allo strumento del duomo di Latisana. Nel dicembre 1708 rilasciava polizza di 6 ducati per il completo riordino dell’organo grande e piccolo del duomo di Gorizia, entrambi «impraticabili per la disordinanza».
Bibliografia
V. FORMENTINI - L. STELLA, Tradizioni organarie nel Duomo di Latisana, in Tisana, 1978, 400-417: 402, 410; METZ, Pordenone, II, 474, 513, 515; L. NASSIMBENI, Organi e tradizioni organarie nel Friuli Venezia Giulia. L’arcidiocesi di Gorizia, a cura di L. NASSIMBENI (schede tecnico-descrittive a cura di L. STELLA ), Udine, Pizzicato, 2004 (Quaderni del Coro Polifonico di Ruda, 8), 152-153.
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