M. B. da Ferrara fu eletto mansionario in duomo a Udine il 2 ottobre 1539 quando ancora risiedeva a Venezia e nel gennaio del 1540, nonostante fosse il più giovane dei mansionari, fu chiamato a dirigere la cappella musicale stante la malattia del vecchio maestro G. Bayli. Ad aprile, dopo la morte di questi, venne confermato nel ruolo. In seguito assunse anche l’onere di insegnare ogni giorno il canto ai chierici, onere da cui chiese dispensa nell’aprile 1557 rinunciando a parte del beneficio dell’altare di S. Odorico, in favore del nuovo istruttore Lauro Motella da Brescia, un laico che già aveva insegnato ad Aquileia e che teneva una sua scuola di musica a Udine. Quando quest’ultimo, il 13 marzo 1558, se ne partì insalutato ospite, il B. domandò che gli fosse riaffidato l’insegnamento ai chierici, ma gli venne preferito G. B. Nascimbeni. Due anni più tardi il capitolo contattava A. Willaert a Venezia, chiedendo la segnalazione di qualche valente maestro e dopo qualche mese di trattative nel giugno 1561 riuscì a chiamare alla direzione della cappella G. Martinengo, allora impegnato a Zara; M. da Ferrara rimase comunque mansionario. Morì il 18 gennaio 1569. Non si conoscono sue composizioni.
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