Nato a Tresivio il 6 settembre 1866, compì i primi studi a Sondrio, ottenendo nel 1885 la licenza dalla sezione di agrimensura del locale Istituto tecnico. Nel 1890 conseguì la laurea in scienze agrarie presso la Scuola superiore di agricoltura di Milano. Dopo aver insegnato per un triennio alla Scuola pratica di agricoltura di Grumello del Monte (Bergamo), nel 1893 ricevette la nomina a professore di agraria ed estimo presso la sezione di agrimensura e agronomia del R. Istituto tecnico A. Zanon di Udine: incarico che, se si eccettua il periodo dell’invasione austriaca, durante il quale fu costretto a rifugiarsi con la famiglia a Roma, avrebbe mantenuto ininterrottamente fino alla giubilazione, avvenuta dopo quaranta anni di insegnamento. B. mise ben presto in evidenza le sue qualità di studioso, offrendo un contributo notevole al movimento agrario della provincia. Nel 1894 venne chiamato a far parte della Commissione per la difesa del Friuli dalla fillossera. Ebbe inoltre un ruolo preminente nella Commissione per le esperienze colturali, creata in seno all’Associazione agraria friulana, coordinando la sua azione con quella della Stazione agraria di Udine. Dal 1893 al 1906, quale agronomo addetto alla R. Stazione agraria annessa all’Istituto tecnico e, successivamente, dal 1906 al 1908 in qualità di direttore della stessa, promosse numerose esperienze agrarie, i cui risultati, dettagliatamente illustrati nel «Bullettino della Associazione agraria friulana» o negli «Annali della R. Stazione agraria», ebbero ampia risonanza nella pubblicistica specialistica nazionale e internazionale. Basti in proposito richiamare gli studi sulle rese di alcune varietà di frumento e di avena o le riflessioni sul problema del miglioramento delle superfici a prato naturale e sulle tecniche di concimazione artificiale. ... leggi Pubblicò inoltre numerosi lavori sulla coltivazione dell’orzo da birra, del lino, della bietola da zucchero, del mais, della patata, di piante foraggiere varie, dell’elianto; scrisse pure di patologia vegetale, zootecnia, viticoltura, economia domestica. Si occupò pure di un problema divenuto di grandissimo interesse a seguito dell’imponente opera di bonifica della bassa friulana, ossia l’attitudine alla produzione agraria dei terreni umidi. Di tale problema si interessò anche quale membro della Commissione provinciale per la propaganda granaria, sorta negli anni Venti per sostenere la «battaglia del grano» voluta da Mussolini. Fu tra coloro che aprirono la via alla propaganda orale nelle campagne friulane, «quando era cosa ardua far penetrare nelle menti incolte dei contadini le nuove cognizioni, frutto dei progressi raggiunti negli studi e nella tecnica agraria». Dal 1893 al 1905 tenne numerose conferenze domenicali nei comuni della provincia, quale membro della cattedra collegiale ambulante di agricoltura. Dal 1894 al 1917 fu titolare del corso libero di agraria, riconosciuto dal Ministero, al Liceo ginnasio di Udine. Dopo aver lasciato la cattedra presso l’Istituto tecnico, continuò a insegnare alla sezione di agraria dell’Istituto magistrale Caterina Percoto, che diresse fino a pochi mesi prima della sua morte, avvenuta il 6 febbraio 1936.
ChiudiBibliografia
A. ROVIGLIO, Zaccaria Bonomi (1866-1935), «Annuario del R. Istituto tecnico Antonio Zanon di Udine», s. III, 3 (1934-1935), 17-19; E. MARCHETTANO, Commemorazione del socio ordinario Prof. Zaccaria Bonomi, «AAU», s. VI, 2 (1935-1936), 79-84. Gli scritti di B. sono pubblicati nell’«Annuario del R. Istituto tecnico Antonio Zanon di Udine», s. III, 7 (1930-1931), 214-218.
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