Nato a Udine nel 1843, laureato in giurisprudenza, nel 1878 B. iniziò a lavorare presso il comune di Udine, dove fu funzionario responsabile della sezione anagrafe fino al pensionamento nel 1904. Accompagnò il lavoro di ufficio a studi sulla statistica della popolazione, a ricerche sulla natalità. Per i suoi lavori si avvalse dei censimenti ufficiali, per i quali dette anche indicazioni su come trascrivere nomi di famiglia e toponimi, allargando la sua indagine agli archivi parrocchiali. Nel 1885 entrò a far parte della commissione per la Guida del Friuli, voluta dalla Società alpina friulana, per definire, con il coordinamento di Giuseppe Occioni Bonaffons, il primo volume della collana, l’Illustrazione del Comune di Udine, pubblicato nel 1886, opera in cui B. si occupò della Popolazione del Comune, anteponendo al quadro statistico contemporaneo una premessa storica sull’andamento demografico. L’interesse per la storia lo aveva, infatti, portato a esplorare l’Archivio antico del comune oltre a fonti edite e inedite. Le sue ricerche si concretizzarono in saggi, pubblicati prevalentemente negli «Atti dell’Accademia di Udine», in cui trattò L’acqua potabile a Udine (1890-1893), informazioni su figure istituzionali che completavano il quadro della comunità udinese a partire dall’età veneta (nunzio, ambasciatori, protettori della città), strutture economiche (fondaco delle biade, macello), sanitarie (ospedale dei lebbrosi, lazzaretto), per arrivare all’età austriaca (processi politici), dimostrando un’attenzione per la vita comunitaria anche al di fuori delle materie regolate dagli statuti, come veniva trattando Joppi, interesse che fu poi sviluppato con maggiore coscienza storiografica dal nipote di Joppi, Antonio Battistella. Proprio quest’ultimo apprezzò l’«indefesso lavoratore» B., di cui al momento della morte, avvenuta a Udine nel 1922, tenne la commemorazione nell’Accademia; non soltanto, ma curò la riedizione di alcuni suoi scritti per la stessa Accademia. B., infatti, nel suo testamento aveva lasciato una rendita da elargire per due bienni a favore di infanzia abbandonata, degenti in ospizi di cronici e ospedali; per il terzo biennio, all’Accademia di Udine per pubblicare documenti di storia di Udine e del Friuli o un dizionario biografico dei friulani. Il fondo fu utilizzato per la riedizione degli scritti di B., in due volumi (Scritti vari, 1933-1934) con la premessa di Battistella.
Nessun commento