Nacque l’11 settembre 1873 a Zara, nel Land austriaco della Dalmazia, ma si considerò sempre friulano, in quanto suo padre era un impiegato di Aiello del Friuli. Il primo novembre 1874 la famiglia si trasferì a Gradisca d’Isonzo, nel Friuli austriaco, dove B. trascorse l’infanzia, la fanciullezza e la prima giovinezza, esclusi i periodi degli studi a Gorizia, dove frequentò lo Staatsgymnasium, e a Graz, dove nel 1895 si laureò in giurisprudenza. Terminati gli studi, iniziò la sua carriera di funzionario statale, prima a Zara, fino al 1902, e poi a Vienna, fino al 1907, quando prese avvio la sua carriera politica. Nel 1907, alle prime elezioni politiche a suffragio universale maschile in Austria, fu eletto deputato al parlamento di Vienna come candidato del Partito cattolico popolare friulano, nel collegio elettorale di Monfalcone-Cervignano. Nel 1911 fu rieletto deputato nel medesimo collegio e svolse la sua attività al parlamento di Vienna fino al 1918. Nel 1909 e nel 1913 fu eletto deputato anche nella dieta provinciale di Gorizia. In tutti i suoi discorsi e scritti B. dichiarò la sua fedeltà assoluta all’imperatore d’Austria, ma nello stesso tempo il suo orgoglio di essere di lingua e cultura italiana, che egli difese e promosse in tutte le sedi istituzionali. Al parlamento di Vienna, B. si impegnò per l’attuazione del programma economico del suo partito, specialmente per la realizzazione delle bonifiche nel basso Friuli e per il miglioramento dei contratti colonici nella contea di Gorizia. ... leggi Conoscendo molto bene la condizione della minoranza italiana in Dalmazia, collaborò intensamente con i dalmati, specialmente con Roberto Ghiglianovich e Luigi Ziliotto, che volevano impedire la croatizzazione della minoranza italiana. Dedicò uno sforzo continuo e sistematico, ricorrendo in un’occasione perfino all’ostruzionismo parlamentare, per ottenere dal governo di Vienna l’istituzione dell’Università italiana a Trieste o in un’altra località dell’Impero d’Austria. Questo suo impegno per l’Università italiana iniziò nel 1907 e continuò anche dopo lo scoppio della guerra austro-serba nel 1914, ma non conseguì alcun risultato pratico. Ogni tentativo in tal senso fu perfino impensabile dopo lo scoppio della guerra tra Austria e Italia, durante la quale il compito più urgente e prioritario dei deputati del Friuli austriaco fu l’assistenza ai profughi provenienti dalle zone della contea di Gorizia evacuate per motivi bellici. Alla dieta di Gorizia, che aveva anche poteri legislativi nel campo dell’istruzione e dell’agricoltura, B. diede un importante contributo allo sviluppo della scuola italiana e precisamente alla realizzazione dell’Istituto magistrale di Gradisca e delle scuole medie superiori in lingua d’insegnamento italiana di Gorizia. Il risultato più importante della sua azione politica dietale, però, fu l’approvazione della legge provinciale sul colonato del 24 maggio 1914, detta legge Bugatto, che avrebbe migliorato le condizioni dei contadini, se lo scoppio della guerra tra Austria e Italia non ne avesse impedito l’applicazione. Durante la guerra con l’Italia, anche le autorità e i deputati provinciali furono impegnati nell’assistenza ai profughi nei campi austriaci e specialmente a Wagna, in Stiria. Dopo la fine della guerra B., fedele all’Austria fino all’ultimo, come il suo leader Luigi Faidutti, non poté ritornare a Gorizia, in quanto fu minacciato di morte dai fascisti, se fosse tornato in quella città. Perciò rimase fino al 1922 a Vienna, dove nel 1919 pubblicò, insieme al Faidutti, il libro di autodifesa L’attività del partito cattolico popolare friulano negli ultimi venticinque anni (1894-1918). Nel 1922 si trasferì a Roma, dove rimase, come impiegato del Vaticano, fino al 1939. Il 10 luglio 1939 ritornò a Zara e vi rimase fino al gennaio del 1944, quando la sua casa fu distrutta dai bombardamenti ed egli decise di rifugiarsi a Grado, dove morì il 24 febbraio 1948, dopo avere partecipato alla fondazione della Democrazia cristiana locale e all’attività del consiglio di zona di Trieste quale delegato del comune di Grado.
ChiudiBibliografia
AAG, Bugatto.
I. SANTEUSANIO, Giuseppe Bugatto il deputato delle “Basse”, Udine, La Nuova Base, 1985; L’attività del partito cattolico popolare friulano negli ultimi venticinque anni (1894-1918), Introduzione e note a cura di ID., Gorizia, ISSR, 1990 (riproduzione anastatica della prima edizione, Vienna, Herold, 1919).
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