Nacque a Pordenone il 10 novembre del 1909, figlio terzogenito del mugnaio Enrico e di Angela Bagnariol. All’età di sei anni rimase orfano di madre. Negli anni Venti cominciò a interessarsi al teatro, entrando a far parte come attore della filodrammatica del Circolo giovanile cattolico “Beato Odorico”. Nel 1932 debuttò, insieme al fratello Giacomo, con la compagnia teatrale del Dopolavoro di Pordenone, nella quale recitava anche la futura moglie Caterina Piva. In quel periodo B. cominciò a cimentarsi con la scrittura, realizzando alcuni soggetti per il teatro (La strada della vita, Un popolo nel baratro, La realtà e la fantasia) e per la radio (I due peccatori, Oltre l’orizzonte). Nel 1938 ottenne un lavoro, prima come turbinista e in seguito come impiegato, presso l’Elettrica Trevigiana. Due anni più tardi assunse la direzione della Filodrammatica del Dopolavoro del Cotonificio veneziano di Torre. Nel 1948 B. pubblicò la raccolta di versi La Bossina, che lo consacrò come poeta vernacolare. L’anno seguente fondò la ProPordenone, un’associazione apolitica che si pone come obiettivo la conservazione della cultura e delle tradizioni cittadine. Con la nuova associazione, di cui divenne vicepresidente, negli anni seguenti realizzò numerose iniziative culturali tra cui l’Università popolare, la filarmonica comunale, la scuola di musica, rassegne di prosa, mostre d’arte. Nel 1970 diede alle stampe una nuova edizione de La Bossina, riveduta insieme all’amico Giosuè Chiaradia. L’anno successivo ottenne il titolo di cavaliere della Repubblica. Nel 1974 diede alle stampe una nuova raccolta di versi, I sentieri dell’infinito. Nel 1976 ricevette il premio San Marco. B. morì il 14 dicembre del 1978.
Bibliografia
E. BUSETTO, La Bossina, a cura di G. CHIARADIA, Pordenone, Associazione ProPordenone, 1970; ID., I sentieri dell’infinito, Pordenone, Associazione ProPordenone, 1974; ID., Antologia, a cura di G. CHIARADIA, Pordenone, Associazione ProPordenone, 1999.
E. PELLIN, Ettore Busetto (1909-2009), Pordenone, La Voce, 2009.
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