Compare dapprima, assieme con Aione, quale “missus imperatoris” e quale firmatario del verbale del placito del Risano (804) e più tardi (811), con un intervallo che non obbliga a pensare a un’altra persona omonima, quale destinatario, con Baldrico, di benefici concessi dal patriarca Massenzio a Muzzana del Turgnano e nella valle della Gail (o Zellia, che non deve intendersi per Celeia/Celje). La sua autorità si precisò, come risulta dagli Annales regni Francorum, da altri documenti, essendo indicato quale «comes et marcae Foroiuliensis praefectus», titolo che diviene regolare dall’816. In questa funzione egli, che quasi certamente successe al duca Erico, caduto nel 799 e pianto dal patriarca Paolino (il primo duca d’obbedienza franca fu Massellio), fu a capo di spedizioni militari in Pannonia nell’811 e poi nell’818, combattendo contro quel Liudewit («dux Pannoniae inferioris») che aveva attaccato la Carniola e la Carantania. La trasformazione del ducato forogiuliese in marca era proprio in funzione di queste minacce ai margini sud-orientali dell’impero carolingio. C. però aveva anche assunto incombenze diplomatiche: nell’817 definì con i legati d’Oriente i confini tra Latini e Slavi in Dalmazia (quale “finium praefectus”). Nell’819 si oppose con le armi ma con scarso successo alla sollevazione guidata dallo stesso Liudewit (una leggenda lo volle caduto in battaglia); nel corso delle trattative di pace che seguirono, C. morì il 31 luglio 819 («Exercitu vero de Pannonia riverso Cadolach dux Foroiuliensis febre correptus in ipsa marca decessit»). A C. è stata riferita da E. Consolino, in modo ipotetico, la lunga epigrafe di ventisei esametri che si conserva davanti alla basilica di Aquileia.
Bibliografia
Annales regni Francorum inde ab a. 741 usque ad a. 829…, MGH, Scriptores rerum Germanicarum in usum scholarum, 6, 1895, 145-151; E. HLAWITSCHKA, Cadalo, in DBI, 16 (1973), 62-64; F. SENECA, Le origini della Marca friulana, «Atti e memorie della Società istriana d’archeologia e storia patria», 54 (1952), 48-74; C.G. MOR, Dal Ducato longobardo del Friuli alla Marca franca, «MSF», 42 (1956-1957), 29-41; M. MITTERAUER, Karolingische Markgrafen im Südosten, «Archiv für österreichische Geschichte», 123 (1963), 24, 126 s., 131, 201; F.E. CONSOLINO, Es nunc quod fueram…, «MSF», 64 (1984), 27-44; H. KRAHWINKLER, Friaul im Frühmittelalter. Geschichte einer Region vom Ende des fünften bis zum Ende des zehnten Jahrhunderts, Wien-Köln-Weimar, Böhlau Verlag, 1992, 182, 186, 223 e passim.
Nessun commento