CANDIANI VENDRAMINO

CANDIANI VENDRAMINO (1820 - 1906)

amministratore pubblico, storico

Immagine del soggetto

Vendramino Candiani, primo sindaco italiano di Pordenone dopo l’annessione del Friuli all’Italia (da V. Candiani, Pordenone. Ricordi cronistorici, Pordenone 1902).

Nacque il 27 agosto 1820 da Giovanni, possidente originario di Sacile (Pordenone), e Domenica Suia. La madre era stata il primo deputato donna del comune di Pordenone (1820; 1839-1841) e aveva esercitato le sue funzioni tramite procuratore. Nel 1853 C., sebbene di sentimenti antiasburgici, fu nominato assessore dal governo austriaco e si impegnò nella realizzazione di due progetti importanti: la strada della stazione, inaugurata nel 1855, e i giardini pubblici, destinati a divenire anche sede delle fiere annuali. Nel 1859 si oppose al prestito di guerra imposto a Pordenone dall’Austria. L’anno successivo, insieme ad altri patrioti, organizzò un plebiscito segreto in città sull’annessione al nuovo Regno d’Italia. Il 18 febbraio 1861, in occasione della prima seduta del parlamento italiano, partecipò a una marcia silenziosa di protesta contro il governo austriaco. Sospeso dai pubblici uffici, fu reintegrato nella carica di assessore solo nel 1866. Con l’annessione del Friuli all’Italia, l’11 ottobre divenne il primo sindaco italiano di Pordenone. Nei sette anni del suo governo vennero realizzate o progettate molte opere importanti per la vita della città: l’asilo infantile Vittorio Emanuele II (1868), la Pinacoteca (1870), la Scuola tecnica (1871), il tribunale (1871), l’illuminazione elettrica pubblica, la stazione meteorologica (1873). Importante fu anche il suo contributo alla nascita della Società operaia di mutuo soccorso. Al termine del suo mandato, il 10 giugno del 1873, C. si ritirò a vita privata, dedicandosi allo studio della storia della sua città. Nel 1881 pubblicò il Catalogo degli oggetti d’arte comunali e di altri non comunali in Pordenone: interessanti notizie sul palazzo del comune, sulla pinacoteca e su alcuni pordenonesi. Nel 1902 diede alle stampe la sua opera più importante: Pordenone. Ricordi cronistorici dall’origine del Friuli a tutto il 1900. Morì nel 1906 a Fiume Veneto e fu sepolto a Pordenone a spese del comune.

Bibliografia

V. CANDIANI, Pordenone. Ricordi cronistorici dall’origine del Friuli a tutto il 1900, Pordenone, Tip. Gatti, 1902.

A. BENEDETTI, Brevi notizie sui Pordenonesi illustri. Adenda, «Il Noncello», 2/1 (1952), 67; G. FRATTOLIN, Istituzioni pubbliche e classe dirigente a Pordenone nel XIX secolo, Pordenone, Comune di Pordenone, 2006, 167-169.

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