Non si conosce il suo paese d’origine, ma si sa che da giovane, verso la fine del Seicento, lasciò il Friuli per trasferirsi a Murano (Venezia). Nel 1708 lavorò all’organo del duomo di Maniago e nel 1711 restaurò insieme con Giacinto Pescetti l’organo del duomo di Latisana, dove lavorò nuovamente nel 1720. Alla mostra musicale di Milano del 1881 era esposta una spinetta di sua costruzione, che apparteneva al collezionista milanese Luigi Arrigoni; lo strumento aveva il coperchio dipinto con figure e portava sul frontalino la seguente iscrizione: USVVALDI CAROLONI FOROIVLENSIS OPUS 1695. Nel 1706 procurò all’ospedale veneziano della Pietà un’arpa, non sappiamo se di sua fabbricazione oppure di seconda mano. Suo allievo fu l’organaro muranese don Antonio Barbini.
Bibliografia
G.A. MOSCHINI, Guida per l’isola di Murano, Venezia, Palese, 18082, 31; Organografia ossia descrizione degli istrumenti musicali antichi. Autografia e bibliografia musicale della collezione Arrigoni Luigi bibliofilo antiquario in Milano, Milano, Pagnoni, 1881, 106; Esposizione musicale sotto il patrocinio di S. M. la Regina. Milano 1881. Catalogo Gruppi IV, V e VI, Milano, Pirola, [1881], 58; LUNELLI, Studi, 167; V. FORMENTINI - L. STELLA, Tradizioni organarie nel duomo di Latisana, in Tisana, 402, 410; P.G. GILLIO, L’attività musicale negli ospedali di Venezia nel Settecento. Quadro storico e materiali documentari, Firenze, Olschki, 2006, 112.
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