Nato a Lucca, nel 1557 S. C. è citato negli atti della cappella del palazzo della Signoria di quella città, ove fu attivo dal 1561. Nel 1570 si trovava a Innsbruck, al servizio di Ferdinando d’Austria e nel 1571 si stabilì a Capodistria. Tuttavia nel 1572 si dichiarava ancora al servizio di Ferdinando nella dedicatoria del primo libro di madrigali a cinque voci su versi di Petrarca. In quello stesso anno pubblicò il madrigale a cinque Miseri in van mi doglio nel terzo libro di Nicolò Dorati, suo maestro a Lucca. Il 19 gennaio 1572 gli venne rinnovato il contratto come maestro di cappella del duomo di Capodistria. Il 5 marzo 1576 assunse servizio nella cattedrale di S. Giusto di Trieste, dove nacque suo figlio Marsilio, anch’egli musicista e, l’anno successivo, diresse l’ufficio funebre per Massimiliano d’Austria. Il 17 agosto 1577 ricomparve a Capodistria, dove rimase sicuramente fino al 1580. La sua presenza a Cividale del Friuli è documentata almeno dal 27 ottobre 1583. In quell’occasione S. C. richiese il rimborso per l’acquisto di libri musicali, mentre il 23 dicembre 1584 incassò i suoi guadagni. Il 25 maggio 1588 venne cassato dall’ufficio poiché non insegnava ai chierici, con nocumento della cappella. Il 25 febbraio 1589 si trasferì a Gemona del Friuli, nell’aprile 1593 a Portogruaro, dove morì nel gennaio 1594.
Bibliografia
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