Giuseppe (1864–1938), nato a Fogliano (Gorizia), si diplomò nel 1885 allo Staatsgymnasyum di Gorizia per poi laurearsi in giurisprudenza ed entrare in magistratura, facendovi carriera fino a diventare presidente del tribunale di Gorizia; il fratello Giovanni Filippo (1872–1913), reso invalido da una malattia contratta in età infantile, studiò musica da autodidatta. Il Bozzi li ricorda entrambi come autori di versi in dialetto bisiaco, pochi dei quali oggi sicuramente attribuibili. Di Giuseppe (“Bipin Mores”) è Tenp birbante, uno dei tre testi poetici proposti ai partecipanti al concorso goriziano per una canzonetta popolare, pubblicato su «Pagine friulane» del 5 agosto 1894, mentre Giovanni Filippo è l’autore di Quando che ‘ndeu catarla, una delle più note canzoni popolari bisiache; ad uno dei Cechet sono probabilmente da attribuire anche due sonetti anonimi pubblicati dal Bozzi nel 1969.
Bibliografia
52° Jahresbericht des K. K. Staatsgymnasium in Görz, Gorizia, Staatsgymnasium, 1902; R. M. COSSAR, Usanze popolari d’un Comune della Provincia di Trieste, «Archivio per la raccolta e lo studio delle tradizioni popolari italiane», (1941), f. I-II; C. L. BOZZI, Sagrado e la sua storia, Udine, Pro loco di Sagrado, 1969, 108; ID., Tre quadreti, «La Cantada», (1969), 17; ID., Do bisiachi che i val par zento de lori, «La Britula», (1971), 5; P. M. MINIUSSI, L’esperienza letteraria nella cultura bisiaca, in Cultura veneta nel Goriziano, Gorizia, ISSR, 1993, 115-117; A. ARBO, I fondi musicali dell’Archivio storico provinciale di Gorizia, Gorizia, Provincia di Gorizia, 1994, 44-45 e 123.
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