Nacque il 26 gennaio 1930 a Udine, dove è morto il 23 aprile 2012. Dopo un praticantato nello studio di Fred Pittino, tra il 1945 e il 1949 frequentò il Liceo artistico a Venezia, dove fu allievo di Mario De Luigi per la pittura e di Giovanni Majoli per la grafica. Nella Biennale del 1948 rimase affascinato dall’opera di Picasso e dalla retrospettiva di Gino Rossi, maestri a cui avrebbe fatto riferimento durante l’intero ciclo delle sperimentazioni figurative. Negli anni Cinquanta lavorò presso la tipografia del padre, impadronendosi di nozioni tecniche che nel corso della sua attività artistica gli permisero di muoversi con agio nel campo della grafica. I suoi primi lavori (dipinti raffiguranti cortili e cancelli) sono di carattere neorealista, ma nel biennio 1960-62 passò progressivamente dalla figurazione all’astrazione. Il sodalizio con Giuseppe Santomaso ebbe un peso notevole nello sviluppo della sua arte espressa in termini informali. Nel ciclo del Paese perduto tuttavia, ai segni neri dell’informale subentrano elementi di ordine geometrico, in particolare quadrati che si alternano a cerchi. Partecipò alla Biennale del 1964 esponendo cinque opere. Si ebbe in seguito una progressiva riduzione della complessità segnica fino a che, già prima del 1980, le opere diventarono composizioni a fasce cromatiche molto spesso orizzontali, oppure a linee spezzate, quasi dinamici frammenti di forme più ampie, coppie di segni policromi dall’andamento sinuoso che con altri si intersecano e dialogano in un aggrovigliato insieme di rara suggestione. Operò anche nell’ambito della scultura, in cui riprende, usando il metallo, moduli della sua pittura. A partire dal 1963, sviluppò inoltre un’intensa attività grafica: le tecniche calcografiche dell’incisione e dell’acquatinta si rivelano particolarmente adatte a tradurre l’originale sintassi di linee, di segni, di forme geometriche che costituiscono la sua poetica. ... leggi C. ha partecipato alle più importanti rassegne d’arte: tra esse, la XXXII e la XLII Biennale di Venezia (1964, 1986), la VII e la X Quadriennale di Roma (1955, 1972), la IX Biennale di San Paolo del Brasile (1967). Numerosissime le mostre personali in Italia e all’estero a partire dal 1948 (Udine, Bar il Friulano) fino al 2011, quando venne allestita nella Casa Cavazzini – Galleria d’arte moderna della Città di Udine, una mostra antologica con la presenza di pitture, grafiche e sculture dal 1964 al 2011. Sue opere, oltre che in collezioni private, si conservano in numerosi musei ed edifici pubblici: tra questi, la Galleria d’arte moderna, l’Istituto tecnico industriale “Malignani” e il Teatro Nuovo “Giovanni da Udine” a Udine, il Museo civico d’arte contemporanea di Gibellina, il Museo d’arte contemporanea all’aperto di Monterone, Castel Pergine.
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