Uscito dal ramo austriaco dei Claricini (quello italiano visse tra Cividale e Bottenicco), nacque a Versa il 12 agosto 1812. Si formò tra Gorizia, Trieste e Vienna, dove si laureò in ingegneria; fu ingegnere edile a Innsbruck, Trento e Gorizia, divenendo infine consigliere edile in capo nel Litorale. Egli progettò un grande numero di chiese nel Trentino (allora Tirolo) ma anche a Cincinnati, di cui parla il fratello Alessandro che fu podestà di Gorizia per tre anni (Gorizia nelle sue istituzioni e nella sua azienda comunale durante il triennio 1869-1871, Gorizia, 1873, 114, 176, 374). Le architetture che C. eseguì nel Trentino, una ventina, tra il 1839 e il 1877, segnano un superamento del purismo di derivazione neoclassica, ma evitano anche nostalgie neogotiche, rappresentate a Trento dalla chiesa di S. Pietro (1848-1850 di Pietro Selvatico). Egli si aprì a soluzioni nuove, sviluppando liberamente il Rundbogenstil, con derivazioni arcaiche alleggerite da un certo grafismo arioso: in questa direzione si mosse l’architetto, appena rientrato a Gorizia (1870-1871), dove progettò una quindicina di edifici, tra i quali un palazzo angolare per sé e per la sua famiglia (1872-1873). Sono seguite notevoli varianti, per esempio nel Civico stabilimento bagni (1876-1878), con una pianta raffinata e con un arioso prospetto, nella casa Paternolli (1881-1882), notevole per la serliana e per le sobrie lesene, e nel rifacimento della facciata del Monte di pietà (1882-1883), erroneamente attribuito al Bridiga. Una serie di progetti alquanto enfatici (1872) riguardò un edificio pubblico che doveva sorgere sul Corso (“Procurative”).
Bibliografia
FORMENTINI, Contea di Gorizia, 117-119; N. CARBONI TONINI, Eclettismo e liberty nell’architettura a Gorizia, «AFT», 8 (1985), 204-205; F. ZORZUT, Le trasformazioni urbane e architettoniche nella Gorizia ottocentesca, Gorizia, Cassa di risparmio di Gorizia, 1988, 33-44; L. AU FIORE - F. CASTELLAN, Leopoldo Claricini Dornpacher, Monfalcone, EdL, 1995; L. PILLON, La storica sede del Monte di Pietà, in Storia di una fondazione, 182-188; G. BRIZZI, Gorizia. Edilizia eclettica tra ’800 e ’900, «Quaderni giuliani di storia», 29/1 (2008), 95-97; TAVANO, Architettura goriziana, 21-22, 50-54.
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