Libero barone di Fahnenfeld e Sternengreiff, nacque a Gorizia nel 1754 in seno a famiglia ascesa alla nobilià cittadina nel 1744 nella persona di Agostino Codelli, e compì i propri studi presso il collegio dei gesuiti, prima nella città natale e poi a Roma. Rientrato in patria, divenne preposito metropolitano e celebrò la sua prima messa il 15 ottobre 1776. Autore di dissertazioni, testi teatrali e poesie, fu membro della Società agraria di Gorizia e nel 1780 tra i fondatori della colonia “Romano-sonziaca” dell’Arcadia col nome di Archigene Beozio. La partecipazione del C. all’attività dell’Accademia fu però caratterizzata da clamorosi attriti con altri membri del sodalizio, tra cui Rodolfo Coronini Cronberg e Giuseppe Coletti, atteggiamenti che determinarono la sua espulsione dall’Arcadia il 15 gennaio 1784. Peraltro, la disinvoltura e la determinazione da lui dimostrate nell’attaccare alcuni uomini di cultura attivi a Gorizia non erano legittimate da un proporzionato valore di erudito e letterato. I testi del C. che passarono in tipografia furono infatti nella quasi totalità dei casi soltanto composizioni di occasione (uscite anche in raccolte collettive) od opuscoli di poco spessore, tra i quali si possono ricordare: Dissertazioni storiche delle vicende della Chiesa aquileiese (1783); Orazione funebre nell’esequie di Leopoldo II (1792), Fastorum Goritiensium […] supplementum (1798); Metodo di vita proposto alla gioventù goriziana (1800), ma anche un sonetto stampato sulla «Gazzetta goriziana» nel 1776. Fa eccezione però la raccolta di biografie Gli scrittori friulano-austriaci degli ultimi due secoli, notevolissima per la conoscenza di molte personalità che avevano operato nel goriziano tra i secoli XVII e XVIII. L’opera ebbe ben tre edizioni quando l’autore era ancora in vita, progressivamente accresciute nei contenuti. Morì a Gorizia nel 1822.
Bibliografia
P.A. CODELLI, Dissertazioni storiche delle vicende della Chiesa aquileiese, diretta ad una accademia di eruditi […], Gorizia, Tommasini, 1783; ID., Gli scrittori friulano-austriaci degli ultimi due secoli, Gorizia, Tommasini, Gorizia, de’ Valeri, 17922 (= Bologna, Forni, 1975); ID., Fastorum goritiensium […] supplementum, Gorizia, de’ Valeri, 1798.
MORELLI, Istoria, III, 284-285; G. DELLA BONA, Osservazioni ed aggiunte sopra alcuni passi dell’Istoria della contea di Gorizia di Carlo Morelli di Schönfeld, Gorizia, Paternolli, 1856, 203; C. DE FRANCESCHI, L’Arcadia romano sonziaca e la Biblioteca civica di Trieste, «Archeografo triestino», 43 (1929-1930), 95-225: 114-124; M. DE GRASSI, Cultura, impegno scientifico e arte della stampa, in Maria Teresa, 134, 144, 159-60, 186-86; GROSSI, Annali della tipografia, 194, 226, 270, 302, 329; TAVANO, Gorizia: Friuli e non Friuli, 63, 65, 66, 69; R. PELLEGRINI, Letteratura friulana nel Goriziano fino al Settecento, in Cultura friulana nel Goriziano, a cura di F. TASSIN, Udine, Forum, 20032, 194-107; V. PERI, Note sulla formazione dell’identità culturale friulana, Ibid.
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