Abate ed erudito, catechista e poligrafo, fu figura di una certa influenza in ambito locale, in particolare tra la fine dell’Ottocento e il primo Novecento. Nato a Nimis (Udine) nel 1836, ordinato sacerdote nel 1863, dal 1867 fu coadiutore a Pozzuolo del Friuli. Qui insegnò presso la Scuola d’agricoltura dal 1881, proseguendo per un trentennio e lasciando buon ricordo di sé (nel luglio 1911, festeggiato per il trentesimo e ultimo anno di insegnamento, ricambiò, commosso, l’affetto dei paesani e allievi con l’opuscolo La città e la campagna: sogno). Dal 1914 fu definitivamente a riposo e si impegnò come confessore a Nimis, dove morì nel 1919. Autore di scritti che spaziano dalla storia locale ai testi devozionali, si dedicò anche alla poesia: compose una Zanineide, «Romanza in versi anacreontici friulani» dedicata a pre Vico Zanin, un «poemetto» (La donna forte), che racconta dell’avventuroso viaggio di una testarda dama e del suo nobile marito da Teheran al Caspio, e un carme a San Nicola; ma suscita curiosità per il peculiare intervento nel dibattito sul vocabolario e sulla grafia friulana. Del 1899 è infatti il suo Vocabolarietto metodico friulano-italiano ed italiano-friulano di cose attinenti alla casa ed alla campagna. Distante in realtà da una sistemazione metodica (ossia dal proposito di indirizzare dalla cosa al nome), le voci trovano collocazione secondo sottodivisioni, legate agli ambiti domestici e agricoli, all’interno delle quali l’ordine è alfabetico, rapido l’elenco, secca la corrispondenza friulano-italiano e viceversa. Si è di fronte dunque a un glossario facilmente leggibile che, tutt’al più, fornisce informazioni su oggetti, luoghi, mestieri della vita contadina dell’Ottocento (con varianti minime rispetto al corposo Pirona). La pubblicazione del Vocabolarietto suscitò comunque uno scambio sulle «Pagine friulane», legato alle divergenze grafiche con il noto Vocabolario friulano, nell’attesa dell’annunciato Nuovo Pirona. C., dichiarandosi in continuità con Iacopo Pirona, difese le scelte adottate, diffondendosi, sulle stesse colonne di Del Bianco (e poi nell’opuscolo L’ortografia in relazione colla ortoepia nell’idioma friulano), a scandagliare l’opportunità di una resa ortoepica del friulano (che «determini la retta pronuncia delle singole parole» e risolva le incertezze ancora vive) applicata sia alla koinè letteraria che ai «dialetti friulani», da rendere anch’essi secondo «la fonica loro», e a risolvere le questioni sulla grafia friulana in termini normativi («E magari si ristampino le stesse opere degli antichi nostri valenti colla desiderata e tanto necessaria unica ortografia. Sarà tutto di guadagnato per la speciale nostra letteratura»).
Bibliografia
Scritti di G. Collini: Impressioni religioso sociali in un pellegrinaggio per la Francia, Udine, Tip. G. B. Doretti & soci, 1878; Memorie di Flambro, Udine, Tip. del Patronato, 1880; Progetto del 1666 pel Canale Ledra-Tagliamento, a cura di G. COLLINI, Udine, Tip. del Patronato, 1886; Alla nobile famiglia Masotti di Pozzuolo del Friuli, Udine, Cromotip. Patronato, 1891; Pozzuolo del Friuli e la sua pieve, Udine, Tip. Patronato, 1892; Nozze Ambrosio-Peressini, Udine, Tip. del Patronato, 1896; Gesù Cristo e la sua Chiesa: parafrasi del salmo 44, Udine, Tip. del Patronato, 1897; Vocabolarietto metodico friulano-italiano ed italiano-friulano di cose attinenti alla casa ed alla campagna, Udine, Seitz, 1899; Il torrente Cormor, Udine, Tip. del Patronato, 1899; La donna forte: poemetto, Udine, Tip. del Patronato, 1900; Antonio Savorgnan: racconto storico friulano del secolo XVI, Udine, Tip. del Crociato, 1901; L’orazione del profeta Geremia, Udine, Tip. del Patronato, 1902; Zanineide: romanza in versi anacreontici friulani, Pozzuolo del Friuli, s.n., 1902; La Immacolata Concezione: egloga (del sac. Francesco Turchetti, con versione del sac. Giovanni Collini), Udine, Tip. del Patronato, 1903; San Nicola: carme, Udine, Tip. del Patronato, 1903; L’ortografia in relazione colla ortoepia nell’idioma friulano, Udine, Del Bianco, 1904; La nobile famiglia Sabbatini e la r. Scuola agraria di Pozzuolo del Friuli, Udine, Tip. del Patronato, 1906; La città e la campagna: sogno, Udine, Tip. del Patronato, 1911.
DBF, 209; Le feste all’abate Collini, «La Patria del Friuli», 24 luglio 1911; G. ASQUINI, Lingua friulana o gallo-carnica, a cura di M. C. CESCUTTI, Udine, SFF, 2008, 113-118.
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