Può essere considerato tra i precursori dell’emigrazione friulana nella Croazia continentale. Nacque ad Osoppo (Udine) il 10 maggio 1849. Svolse attività prevalente di “Baumeister” nella città di Sisak, porto fluviale sito alla confluenza dei fiumi Sava e Kupa. Secondo una consuetudine familiare, emigrò dal paese d’origine ancora adolescente. Nel 1864, seguendo le orme del nonno Girolamo (1781/5?-1880) e del padre Domenico (1812-1868), C. venne avviato ai lavori edili stagionali nella città croata, ove era presente una comunità di friulani dediti al commercio di legnami, al lavoro nelle fornaci di mattoni e nella costruzione delle ferrovie che l’Austria stava completando in Slavonia per avvicinare i Balcani alla propria sfera d’influenza. Succeduto alla morte del padre nella direzione dell’impresa di costruzioni, C., con l’aiuto del fratello Antonio, seppe emergere per laboriosità e discrezione. Molti edifici rappresentativi realizzati dopo il 1870 nella città di Sisak sono attribuibili a lui, anche se non sempre è possibile determinare quali vennero realizzati sulla base di suoi tipi oppure seguendo progetti altrui, dato che all’epoca in Croazia non era prevista una distinzione tra la professione di “Baumeister” e quella di architetto. Tra le prime opere realizzate nella città croata su incarico delle autorità comunali, si ricorda la pavimentazione di alcune vie cittadine (1875). Successivamente si accinse alla realizzazione di una serie di opere fluviali. La costruzione, nel 1880, di due canali di agganciamento che facilitavano, abbreviandola, la navigazione lungo la Kupa, rese possibile un più agevole approdo e un miglior trasporto delle merci allo scalo. In seguito, sempre a Sisak, C. fu impegnato nella realizzazione di un nuovo ponte sulla Sava (1880-1881), dei bagni popolari (1890), delle caserme poste sulla riva sinistra della Kupa (1892) e di altri edifici pubblici (tra i quali il locale ospedale), oltre ad una lunga serie di costruzioni private in stile neorinascimentale, almeno quindici delle quali rimasero di sua proprietà. Tra gli interventi realizzati al volgere del XIX secolo, nel solco della tradizione storicista, sono di particolare rilievo quelli presenti sul lungofiume Vladimir Nazor e lungo la Kranjčevíćeva ulica (almeno i civici 10, 14 e casa Mučnjak al civico 16). Spicca, tra gli altri, il palazzo fatto erigere per il politico croato Grga Tuškan in piazza Josip Jelačíć 5. A fronte del compimento di queste opere, la fama della sua perizia gli valse la possibilità di ottenere una serie di commissioni a Ogulin e a Zagabria: nella capitale intervenne soprattutto dopo il terremoto del 1880 ed in particolare nella Città Bassa (Donji Grad), lungo Praška ulica. ... leggi La floridezza dell’impresa Colussi conobbe un momento di grave difficoltà quando egli assunse l’incarico di costruire un tronco di sessanta chilometri della linea ferroviaria Sisak-Belgrado. Il viadotto realizzato per il superamento del fiume Lonja crollò e la grave penalità giornaliera fino alla compiuta riattivazione ne depauperò il credito. Malgrado queste avversità, attraverso una laboriosa gestione d’impresa, tra il 1890 e il 1912 riuscì a garantirsi la realizzazione di una serie di edifici pubblici nella città di Karlovac (la locale caserma, la stazione ferroviaria, le scuole e il tribunale), a Frkašíć (la chiesa) nonché a Fiume (la raffineria, le banchine del porto e la diga lungo la Fiumara o Eneo). Collaborò in qualità di membro alla gestione delle cooperative artigiane del comune di Sisak e all’attività scientifica della locale Società archeologica “Siscia”. Prese parte anche alle vicende politiche dell’epoca in favore di una più ampia autonomia slava rispetto alle ingerenze accentratrici di Vienna nei confronti dei croati. Morì a Sisak il 9 febbraio 1929.
ChiudiBibliografia
A. VIGEVANI, Famiglie friulane in Croazia, «Il Popolo del Friuli», 10/20 (1941), 3; ID., Vestigia romane in Pannonia: Sciscia, ibid., 10/56 (1941), 3; ID., Friulani fuori di casa in Croazia e in Slavonia, Udine, Del Bianco, 1950, 27-28; I. MAROEVIĆ, Sisak, grad i graditeljstvo, Sisak, Matica hrvatska-Muzej Sisak, 1970, 48; Đ. ZORKO - J. JAGAČIĆ-BORIĆ, Sisački biografski leksikon, Sisak, Narodna knijžnica i čitaonica Sisak, 2006, 51; P. TOMASELLA, Baumeister and the Friulan Architects in Slavonia and in continental Croatia between XIX and XX century, in The Presence of Italian Architects in Mediterranean Countries, Firenze, Maschietto Editore, 2008, 245-248.
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