Nacque a Siaio di Treppo Carnico il 6 settembre 1830. Fu il primo fotografo della Carnia. Dall’analisi di alcune sue fotografie datate si può affermare che già nel 1863 svolgesse l’attività di fotografo nel suo paese natale. Nei timbri che apponeva sulle fotografie si definiva anche pittore, ancorché non si ha al momento conoscenza di sue opere pittoriche. Nella sua attività di fotografo ritrasse spesso mercanti o altri professionisti carnici secondo gli stilemi ereditati dalla pittura settecentesca, con l’utilizzo di cartigli e di strumenti di lavoro nei ritrattati. Sue sono anche le prime cartes-de-visite che ritraevano persone più umili che, grazie a questo strumento a basso costo, poterono lasciare una traccia di sé. C. fu anche fotografo di paesaggio. Infatti si dedicò alla produzione di vedute della sua e delle altre vallate carniche, utilizzando lastre di più grande formato. Ebbe l’abitudine di apporre la sua firma su questo genere di fotografie, mentre per i ritratti si servì di timbri, anche a secco, ed in seguito di marchi tipografici. Nel 1883 partecipò nel gruppo decimo, trentaduesima classe, dedicata alla fotografia, all’Esposizione provinciale di Udine insieme con Antonio Sorgato, Alfonso Luccardi e allo Stabilimento fotografico che portava ancora il nome di Giuseppe Malignani, scomparso cinque anni prima. Morì a Siaio di Treppo Carnico il 17 gennaio 1890.
Bibliografia
B. AGARINIS, Pietro Copitz fotografo di Siajo in Carnia, «Quaderni dell’associazione Amici dei musei e dell’arte», 3 (1996), 45-50; EAD., Il fotografo Pietro Copitz, in La nošte valade, raccolta e ristampa dei Bollettini parrocchiali di Treppo, Ligosullo e Tausia dal 1989 al 1999, Treppo Carnico, Associazione culturale Elio cav. Cortolezzis, 2000, 790; A. CORTOLEZZIS, Pietro Copitz fotografo di Siajo, «La nošte valade», Bollettino parrocchiale di Treppo, Ligosullo e Tausia, 78 (2004), 8; P. E. COPIZ, La saga dei Pietro Copi(t)z, ibid., 10-12; BROCCHETTO, Fotografi, 22-23; 113-115; 190-191.
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