Nacque a Venezia nel 1876 e nel 1890 con la famiglia si trasferì a Milano, dove, quindicenne, frequentò l’Accademia di Brera; poi la famiglia si spostò a Bologna, dove C. si diplomò presso l’Istituto di Belle Arti. Di nuovo a Venezia nel 1897, frequentò in particolare lo studio di Luigi Nono e nel 1905 era presente alla Biennale, dove sarebbe ritornato parecchie volte, l’ultima nel 1935, alla mostra commemorativa dei quarant’anni di fondazione. Nello stesso giro d’anni fu presente anche, più volte, alle mostre di Ca’ Pesaro. Molto spesso partecipò all’Esposizione nazionale di belle arti di Milano, oltre che a varie mostre a Torino, Udine e Pordenone, città nella quale si trasferì dopo la prima guerra mondiale, insegnando disegno nelle scuole tecniche. Il paesaggio veneto e friulano è stato il tema principale della sua pittura, trattato spesso con colore luminoso e trasparente, in opere che sanno essere fresche e brillanti anche quando di dimensioni notevoli, mentre dell’artista sono stati resi noti, recentemente, oltre cento “cartoni” di piccole e medie dimensioni che confermano una qualità pittorica incardinata nella tradizione del tardo naturalismo veneto. Questa tradizione il pittore sa esprimere bene anche in taluni ritratti, ad esempio nel Ritratto di fanciulla appartenente alla provincia di Pordenone. C. si è dedicato anche all’arte sacra, affrescando e dipingendo pale d’altare per varie chiese venete e friulane. Un suo San Tommaso si trova nella chiesa di S. Giovanni e Paolo a Venezia. Alcune opere notevoli sono presso il Museo civico d’arte di Pordenone. Morì a Noventa Vicentina nel 1952.
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