Nacque a Gorizia il 18 novembre 1833, primogenito di Giovanni Battista, il precettore di Francesco Giuseppe, e fu compagno di giochi del futuro imperatore. Compiuti a Vienna studi di filosofia e diritto, nel 1848 intraprese la carriera militare in ossequio al volere paterno, ma senza vera vocazione. Combatté in Italia nel 1849 e nel 1850 e partecipò con il grado di tenente colonnello alla battaglia di Königgrätz, nota agli italiani come Sadowa (3 luglio 1866). Nel 1867 lasciò l’esercito e tornò alla residenza familiare di San Pietro presso Gorizia/Šempeter pri Gorici (Slovenia), di cui divenne podestà. Da allora coniugò attività politica, studio e scrittura. Sui sepolcri dei patriarchi di Aquileia pubblicò a Vienna nel 1867 Aquileja’s Patriarchengräben. Monographische Skizzen, uscito in traduzione italiana a Udine nel 1889. A Trieste nel 1872 stampò in versi il Testamento d’un conte. Deputato nel 1868 del congresso agrario riunitosi a Vienna, nel 1869 pubblicò a Praga Ueber Boden-Meliorationen in Görz, dal 1870 fu presidente della I. R. Società agraria. Cittadino onorario di Gorizia e presidente, nel 1873, del locale Gabinetto di lettura, divenne nel 1875 cavaliere di seconda classe dell’ordine austriaco della Corona di ferro. Procedeva, intanto, nella carriera politica. Capitano provinciale di Gorizia dal 1870 al 1877, su incarico della dieta provinciale entrò nel 1871 al parlamento di Vienna. Nello stesso anno diveniva corrispondente della I. R. Commissione centrale per lo studio e la conservazione dei monumenti, istituita a Vienna nel 1850 e inizialmente presieduta da Carl von Czoernig. Aderente al Partito del progresso, se ne distaccò per sostenere l’ungherese Gyula Andrassy che, ministro degli Esteri austriaco dal 1871 al 1879, aveva ottenuto dal congresso di Berlino l’occupazione austro-ungarica della Bosnia Erzegovina (1878). Presidente nel 1879 della Delegazione della Camera dei deputati e, tra 1879 e 1881, della stessa Camera, fondò nel 1882 un proprio “Coronini-Club” filogovernativo, ma d’orientamento liberale. ... leggi Rassegnò il proprio mandato nel 1895. Rivestì fino al 1899 la carica di capitano provinciale di Gorizia. Nel 1897 fu ammesso alla Camera dei signori, cui partecipava anche il mecenate degli scavi aquileiesi Karl von Lanckoroński. C. ne condivise amicizia e interessi. Intervenendo al parlamento viennese, ove parlò anche a difesa dell’insegnamento nelle lingue italiana e slovena, aveva sollecitato il restauro dei pavimenti della basilica di Grado. Il suo interesse per il patrimonio storico-artistico era riconducibile a un ampio progetto politico volto a promuovere l’economia della contea goriziana e al cui interno la valorizzazione dei patrimoni archeologici di Grado e di Aquileia giocava, per le ricadute sullo sviluppo turistico, un ruolo centrale. Autore nel 1891, insieme a Czoernig e Heinrich Noe, dei testi del volume dedicato al Litorale della grande opera illustrata Die österreichisch-ungarische Monarchie in Wort und Bild, C. fu riconfermato nel 1895 conservatore per il Litorale, ruolo che dal 1875 rivestiva nella citata Commissione centrale insieme a Paolo A. Bizzarro. La morte lo colse a Šempeter pri Gorici il 25 agosto 1901. L’anno prima era apparso a Vienna Ein Kammer-Urbar von Görz im Jahre 1507, edizione commentata di parti dell’urbario camerale conservato nella sua splendida biblioteca che, nonostante l’intervento di Emilio Mulitsch, finì dispersa durante la prima guerra mondiale.
ChiudiBibliografia
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