Nacque a Gorizia il 16 novembre 1794, da Giovanni Battista Clemente e da Eleonora di Strassoldo, nel ramo della famiglia Coronini Cronberg detto di San Pietro o di Monte Oliveto (Ölberg). Entrato come cadetto nel corpo dei Pionieri (1813), partecipò a campagne militari meritando il grado di tenente nel corpo dei Volontari italiani (primo gennaio 1814). Scioltosi quel corpo, passò nel 3° reggimento di fanteria Arciduca Carlo (16 dicembre 1814). Nel 1824 lasciò il servizio per entrare alla corte di Modena, dove rimase sette anni e trovò moglie: l’11 febbraio 1828 sposò Marianna dei conti Testa-Carcano-Marsciano, nata a Orvieto nel 1797 da Francesco e Laura de Sarazzani. Abbandonò Modena allo scoppio dei moti del 1830 per rientrare nell’esercito austriaco, al cui interno divenne capitano del 17° reggimento di fanteria Principe Hohenlohe, di stanza in Romania e nell’Italia settentrionale. Nel 1836 fu nominato camerlengo dell’arciduca Francesco Carlo d’Asburgo; fino all’aprile 1848 fu severissimo precettore di suo figlio, il futuro imperatore Francesco Giuseppe. Procedeva, intanto, nella carriera militare: divenne maggiore (1837), tenente colonnello e generale (1840). In qualità di general maggiore dell’esercito austriaco difese nel giugno 1848 il territorio sudtirolese. Nel luglio 1849 ottenne il grado di feldmaresciallo, con funzioni di comandante in Croazia e Slavonia. L’anno seguente gli furono affidati il 6° reggimento di fanteria e l’amministrazione civile e militare in Voivodina, Serbia e nel Banato, dove guidò un corpo di cinquantamila uomini di stanza ai confini della Serbia. ... leggi Nel 1851 presiedette la Commissione per la riforma delle scuole militari. Durante la guerra di Crimea fu a capo del corpo di osservatori che poi occupò la Valacchia e, ricevuto con i più grandi onori dalle autorità cittadine e religiose, come dalla guarnigione turca e valacca, intavolò relazioni con il principe di Moldavia e Valacchia Alessandro e con il generale di origini croate Omar Pascià. Fu nominato nel 1859 bano di Croazia, poi governatore militare e civile del Banato e della Voivodina serba, comandante del corpo d’armata della Serbia e del Banato, capo del 6° reggimento di fanteria. Nel 1860 divenne generale in capo a Vienna e nel 1861 in Ungheria. Tra gli ordini al merito creati dagli Asburgo gli furono conferiti i titoli di gran croce dell’ordine austriaco di Leopoldo (1848) e di cavaliere di prima classe dell’ordine austriaco della Corona di ferro (1852). Nel 1862 lo si ammise al Toson d’Oro, che riuniva le personalità più eminenti della cerchia del sovrano. Fu cittadino onorario di Maria Theresienstadt/Subotica (Serbia) e di Temesvar/Timișoara (Romania). Vedovo dal 1855, al termine della carriera militare si ritirò a San Pietro di Gorizia / Šempeter pri Gorici (Slovenia), dedicandosi all’amministrazione dei propri beni, promuovendo il restauro della residenza familiare, dilettandosi d’orticoltura e floricoltura. Morì il 26 luglio 1880 a San Pietro presso Gorizia / Šempeter pri Gorici (Slovenia). Il figlio Francesco ne superò la pur notevole fama.
ChiudiBibliografia
ASG, Archivio privato Coronini Cronberg (conserva i diplomi che ne attestano l’ammissione all’ordine della Corona di ferro e al Toson d’Oro).
WURZBACH, 3 (1858), 10-11 (con bibliografia); ÖBL, 1 (1957), 155 (con bibliografia); PSBL, 3 (1976), 197 (con bibliografia); C. v. CZOERNIG, Il territorio di Gorizia e Gradisca, Gorizia, Cassa di risparmio di Gorizia, 19872, 687; FORMENTINI, Contea di Gorizia, 105-106; A. GALLAROTTI, Personaggi illustri della famiglia Coronini, in Il parco Coronini, a cura del Lions Club Gorizia “Maria Theresia”, Monfalcone, EdL, 1992, 59-63: 620; R. PODBERSIČ, Ivan Krstnik Coronini, goriški vojskovodja in cesarki vzgojitelj, «Kronika», 47/1-2 (1999), 43-48.
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