Nacque a Chions (Pordenone) nel 1890. Nel novembre 1918 affrontò una manifestazione socialista a Torino, dove lavorava come ragioniere presso la Cassa di risparmio, e invase la Casa del popolo meritandosi da Gramsci gli appellativi di «falso tenente, falso ardito, falso eroe». Nel 1920 fu consigliere comunale a Chions. Nel distretto di San Vito partecipò e fomentò le agitazioni sociali. Inaugurò e diresse un sindacato di agricoltori e una cooperativa di lavoro a Chions. Nel maggio 1921 si dimise dal sindacato per diventare segretario del Fascio di Udine. Fautore di rappresaglie a Pordenone, Torre e Udine, promosse nel partito un atteggiamento di violenza che suscitò la preoccupazione dei membri anziani. Cacciato da Udine, il 15 giugno era a Venezia e a fine mese diventò segretario politico del Fascio veneziano. Anche qui inasprì la condotta del partito e occupò la città di Treviso al comando di 2000 squadristi per protesta contro il patto di pacificazione (12-14 luglio 1921). Alla fine di luglio fu espulso. Il 25 agosto affermava ne «Il Gazzettino» di aver fondato i Cavalieri della morte di Venezia, ramificazione dell’omonima associazione triestina; tale squadra operò a Venezia dall’ottobre-novembre 1921, con azioni violente e intimidatorie. Nel settembre 1944 fu comandante della seconda brigata nera mobile. C. è stato un chiaro esempio di ex combattente profondamente segnato dall’esperienza bellica. Definito «esclusivo rappresentante di se stesso», prese le distanze dall’ideologia normalizzante e moderata del fascismo. I Cavalieri della morte si distinsero infatti come movimento parallelo, politicamente ambiguo, accusato di banditismo e che propugnò le rivendicazioni sociali dei lavoratori, dei senza lavoro e senza tetto, prendendosi le libertà di violare la legge e usare arbitrariamente la violenza. C. morì a Padova nel 1945, ucciso dai partigiani veneti.
Bibliografia
M. FABBRO, Fascismo e lotta politica in Friuli (1920-1926), Padova, Marsilio, 1974; A. M. PREZIOSI, Borghesia e fascismo in Friuli negli anni 1920-1922, Roma, Bonacci, 1980; P. PILLOT - L. CAMISA, Il primo dopoguerra nel Friuli Occidentale (1919-1923), Pordenone, Concordia Sette, 1997; G. ALBANESE, Alle origini del fascismo. La violenza politica a Venezia 1919-1922, Padova, Il Poligrafo, 2001; G. BETTOLI, Una terra amara. Il Friuli occidentale dalla fine dell’Ottocento alla dittatura fascista. Nel vortice della prima guerra mondiale, II, Udine, IFSML, 2003.
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