Pittore di Udine, documentato fra il 1737 e il 1774, è ricordato dalle fonti come autore di dipinti per diverse chiese del capoluogo friulano, tra le quali: in S. Valentino la Vergine con il Bambino e santi, San Giuseppe con il Bambino e santi e Cristo che consegna le chiavi a san Pietro, in S. Pietro Martire i Santi Vincenzo e Pio V, e nella Beata Vergine del Carmine la Madonna con il Bambino fra i santi Giuseppe e Gennaro e le anime purganti (dalla soppressa parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo). Inoltre, gli sono ascritti affreschi nella chiesa di Basagliapenta, che raffigurano episodi relativi alla Vita della Vergine (1763). Accanto a tale attività il C. sviluppò pure una significativa produzione ritrattistica, della quale sono testimonianza alcune tele nella Collezione de Brandis di San Giovanni al Natisone (firmati) e probabilmente dei ritratti di provveditori nella sacrestia del duomo di Palmanova.
Bibliografia
G.B. CORGNALI, Il pittore Gio. Battista De Rubeis e il suo catalogo di pregevoli quadri udinesi, «Udine. Rassegna del Comune», 2 (1937), 17, 19; Guida Artistica del Friuli, 52; G. ASQUINI, Notizie dei pittori del Friuli, a cura di P. PASTRES, Udine, Forum/Deputazione di storia patria per il Friuli, 2002, 55, 91; G. BERGAMINI, Per una storia del ritratto pittorico nel Friuli-Venezia Giulia. Dalla metà del Seicento alla metà dell’Ottocento, in Più vivo del vero, 50; G. BERGAMINI, Le dimore della famiglia Florio, in L. CARGNELUTTI, L’imperatrice del mais. Giuliana Canciani Florio nel Friuli del ’900, Venezia, Marsilio, 2007, 130-131.
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