M. C. (Kumar, Chumar, Kummer) nacque a Grgar/Gargaro, presso Gorizia, nell’anno 1598(?). Come giovane francescano frequentò le scuole a Venezia e a Padova. Seguirono gli studi filosofici e teologici a Vienna e a Roma (1602-09). Ordinato il 13 gennaio del 1617 a Bratislava fu prima confessore a Vienna e a Graz e poi predicatore a Tersato, a Lubiana e a Novo Mesto, dove fu anche guardiano del monastero francescano. Fu eletto provinciale per la provincia francescana della Bosnia-Croazia per la prima volta a Monte Santo nel 1625, la seconda invece a Kamnik nel 1628. Quello stesso anno a Roma intraprese l’incarico di definitore dell’ordine francescano, l’anno sequente a Tersato curò il restauro del monastero francescano, devastato da un incendio. Nel 1631 diventò provinciale per le province austriache con sede a Vienna e commissario generale dell’Ordine per i territori tedeschi. Il 12 novembre del 1638 l’imperatore Ferdinando III lo nominò vescovo. ... leggi La nomina a vescovo titolare di Novena fu confermata il 17 novembre del 1638 da papa Urbano VIII. La Congregazione a Roma rinnovò il processo informativo e il C. ricevette il 3 ottobre del 1639 un nuovo titolo, divenendo vescovo di Christopolis. Fu consacrato a Roma dal cardinale Antonio Sanctacroce l’8 gennaio del 1640. In precedenza, il 16 aprile del 1639, su proposta del vescovo di Lubiana Rinaldo Scarlichi, l’imperatore aveva confermato la sua nomina a vescovo ausiliare di Lubiana e nel 1640 lo nominò preposto della diocesi. Dopo la morte del vescovo Scarlichi, avvenuta nel 1640, il C. venne in contrasto con il nuovo vescovo Buchheim riguardo le competenze tra il vescovo e il capitolo. Questo fatto forse fu la causa del suo abbandono del capitolo di Lubiana. Il 14 giugno l’imperatore lo nominò preposito del capitolo di Novo Mesto. Abbiamo pochi dati relativi alla sua permanenza colà. Nel 1651 visitò, secondo l’incarico del patriarca Marco Gradenigo, le parrocchie aquileiesi della Stiria e della Carinzia. Morì il 20 luglio del 1653 a Novo Mesto, dove venne anche sepolto.
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