Nacque a Roma il 29 agosto 1865 da Rocco e Maria Virgili. Laureatosi in scienze naturali nel 1890, rimase come assistente del professor Portis all’Università della capitale ottenendo nel 1897 la libera docenza in geologia. Fino al 1900 tenne corsi universitari di geologia applicata all’igiene, quindi dal 1900 al 1902 di geologia agraria e dal 1903 al 1908 di geografia fisica. Dal 1908 al 1910 fu ispettore al Servizio idrografico del Ministero dell’agricoltura e, nel 1910, vinse la cattedra di litologia e geologia agraria al R. Istituto superiore agrario di Perugia dove rimase fino al 1924, quindi fu chiamato alla cattedra di mineralogia e geologia della Facoltà di architettura a Roma, dove rimase fino al termine della carriera. Svolse la sua attività in molteplici campi legati alla geologia; i suoi primi lavori scientifici si indirizzarono verso la stratigrafia e riguardarono principalmente il Lazio. Nello stesso periodo iniziò ad approfondire lo studio paleontologico dei briozoi e dei coralli, specializzandosi in un primo tempo sulle faune del Plio-pleistocene dell’area di Roma. In un secondo tempo allargò i confini delle sue ricerche occupandosi di faune provenienti da livelli di età diverse sia dell’Europa sia del Sud America. Maturò in questo campo una discreta esperienza, che gli permise di collaborare con diversi geologi suoi contemporanei determinando specificamente gli esemplari per attribuirne una corretta collocazione stratigrafica. Si collocano in questo periodo i lavori di D. A. che riguardano il Friuli. Nel 1893 Torquato Taramelli, che aveva ripreso le ricerche in regione dopo la pubblicazione di alcuni articoli sulle Alpi Carniche scritti dai geologi austriaci e tedeschi che secondo lui non erano corretti, inviò a D. A. alcuni campioni di coralli paleozoici che furono determinati fornendo buone informazioni stratigrafiche. ... leggi Nell’estate del 1895, dopo la pubblicazione della monografia di Fritz Frech Die Karnischen Alpen (Halle, 1894) nella quale venivano aspramente criticate le idee del Taramelli sulla stratigrafia del Paleozoico, il geologo bergamasco organizzò e condusse personalmente una breve serie di escursioni in Carnia per verificare alcune interpretazioni stratigrafiche e tettoniche del geologo tedesco e per raccogliere campioni utili a dimostrare l’inesattezza delle idee di Frech. Alla spedizione partecipò anche D. A., che raccolse numerosi esemplari di briozoi e coralli nei monti a nord di Paularo, il cui studio dimostrò che le datazioni di Frech di alcune rocce paleozoiche erano sbagliate e di conseguenza la ricostruzione tettonica dell’area. Pubblicò i risultati delle sue ricerche in tre monografie negli atti dell’Accademia dei Lincei tra il 1895 e il 1901. Nel 1900 iniziò a interessarsi ai problemi legati alla bonifica dell’Agro romano e alla sua idrogeologia, quindi si dedicò alla pedologia e alle applicazioni della geologia all’agricoltura. Riprese gli studi sul Plio-pleistocene laziale dopo l’assunzione della cattedra a Roma. Nello stesso periodo iniziò a interessarsi delle possibili applicazioni della geologia nelle ricerche archeologiche, campo nel quale divenne il massimo specialista. Pubblicò, tra le altre, un’imponente opera sulle catacombe della capitale che venne inserita nelle monografie della Pontificia Accademia delle scienze con il titolo di Geologia delle catacombe di Roma (Città del Vaticano, 1937-1938). Fu autore di diversi studi sulle pietre ornamentali e sui marmi dei monumenti romani. Morì a Roma il 23 ottobre del 1957.
ChiudiBibliografia
G. DE ANGELIS D ’OSSAT, Contribuzione allo studio della fauna fossile paleozoica delle Alpi Carniche, «Atti R. Accademia dei Lincei. Mem. della classe di Sc. fis. mat. e nat.», s. V, 2 (1895), 242-274; ID., I coralli fossili del Carbonifero e del Devoniano della Carnia, «Bollettino della Società geologica italiana», 14/1 (1895), 88-91; ID., Seconda contribuzione allo studio della fauna fossile paleozoica delle Alpi Carniche, «Atti R. Accademia dei Lincei. Mem. della classe di Sc. fis. mat. e nat.», s. V, 3 (1899), 4-32; ID., Terza contribuzione allo studio della fauna fossile paleozoica delle Alpi Carniche, ibid., 4 (1901), 84-119.
B. ACCORDI, De Angelis D’Ossat Gioacchino, in DBI, 33 (1987), 303-304.
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