Nacque a Ravenna il 22 novembre 1928. Nel 1956 conseguì la laurea in lettere presso l’Università di Bologna e, trasferitosi in Friuli, si dedicò all’insegnamento nelle scuole superiori di vari centri della regione, tra cui Latisana e Cividale, approdando poi a Udine, ove fu docente dapprima al Liceo classico Iacopo Stellini, poi all’Istituto magistrale Caterina Percoto, acquistandosi vasta stima nel mondo scolastico cittadino. Svolse allo stesso tempo un’intensa attività giornalistica, iniziata con la collaborazione alla terza pagina del «Messaggero Veneto» curata da Dino Menichini; sul quotidiano udinese e sulle riviste culturali scrisse numerosissime recensioni riservando particolare attenzione agli scrittori friulani, maggiori e minori, di taluni seguendo e promuovendo l’attività fin dagli esordi. Fu critico penetrante e obiettivo dell’opera di Fulvio Tomizza, Elio Bartolini, Carlo Sgorlon, Alcide Paolini, Dario Donati, Paolo Maurensig, coi quali ebbe anche rapporti di amicizia. Nel 1972 assunse l’incarico di assistente supplente alla cattedra di lingua e letteratura italiana tenuta da Renzo Negri presso la Facoltà di lingue e letterature straniere di Udine, allora sede staccata dell’Ateneo triestino; nel 1977 divenne assistente ordinario e nel 1985 vinse il posto di professore associato di storia della letteratura italiana moderna e contemporanea presso l’Università di Udine, istituita nel 1978. Fu docente apprezzato per la qualità e l’interesse dei suoi corsi (su “La bugia in letteratura” l’ultimo) e per la disponibilità al dialogo con i colleghi e gli studenti. ... leggi Frutto della sua ricerca storico-letteraria furono il profilo critico su Giuseppe Dessì (Dessì, 1971), la cura dei Testi teatrali inediti di Giovanni Pascoli (1979) e, con Giuseppe Sciuto, del romanzo di Giuseppe Marcotti Le convertite (1982); le monografie «Sotto la lampada spenta». Il mistero della morte in Carducci, Graf, Pascoli d’Annunzio (1987), Collodi con/senza misteri (1991), La trilogia biblica di Francesco Amato (1992); i saggi Il teatro di Giuseppe Ellero (1985), Pascoli e Puccini. Storia di un’amicizia (1987), Gli esordi narrativi di Pirandello: «Il turno» (1988), Bindo Chiurlo collaboratore dell’Enciclopedia italiana (1929-1937) (1988), La poesia civile di Giovanni Pascoli (1992), Narrativa friulana in lingua italiana del ’900 (1993); diverse prefazioni, tra cui quelle a C. Sgorlon, Gli dèi torneranno (1977), C. Castellaneta, Anni beati (1982), R. Cosolo, L’erba alta della radura (1984), P. Moreri, Campagna di Francia (1988). Particolarmente apprezzato fu il profilo della letteratura italiana in Friuli dalle origini al Novecento redatto per l’Enciclopedia del Friuli-Venezia Giulia (III, 2). Nel 1990 fu eletto presidente della Famiglia artisti cattolici “Ellero”, della cui rivista, «Quaderni della FACE», era da molti anni collaboratore. Fu l’ideatore del premio Latisana per il Friuli (poi Latisana per il Nord-Est), la cui prima edizione ebbe luogo nel 1994. Collocato fuori ruolo il primo novembre dello stesso anno, teneva ancora un seminario quando improvvisamente morì, il 20 febbraio 1995.
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