DE STEFANI ALESSANDRO

DE STEFANI ALESSANDRO (1891 - 1970)

scrittore, cronista radiofonico, traduttore

Immagine del soggetto

Lo scrittore Alessandro De Stefani.

Nacque a Cividale del Friuli nel 1891. Fu commediografo, giornalista, saggista, regista, soggettista e sceneggiatore cinematografico. Collaborò, tra gli altri giornali, a «Il Popolo di Roma» e al «Resto del Carlino». Fu anche attivo come conferenziere e lavorò come cronista radiofonico e autore di radiodrammi. Svolse attività di traduttore soprattutto dall’inglese e dal francese. Tra gli altri autori tradotti, Shakespeare, Carlyle, Diderot, Raspe. Come autore di teatro, fu particolarmente presente negli anni tra le due guerre. Nello stesso periodo, lavorò intensamente come sceneggiatore cinematografico (tra l’altro per registi come Augusto Genina, Alessandro Blasetti, C. L. Bragaglia) e costituì una presenza significativa fino al 1945, quando emigrò in Argentina. Tornò in Italia nel 1952 e lavorò negli anni successivi per produzioni teatrali, radiofoniche e televisive. Ottenne un successo particolare, a teatro, con Il calzolaio di Messina (1925), che vinse il premio nazionale per il teatro e fu rappresentato dalla compagnia di Pirandello, che mise in scena anche I pazzi della montagna (1927). Alcune sue opere ottennero l’apprezzamento di Silvio D’Amico. Gran parte della sua produzione, nei diversi campi di attività, appare volta ad assecondare il gusto corrente e alla ricerca dell’attenzione del largo pubblico. Nel 1955 ottenne il premio Gubbio con la commedia Cecilia Roma. Di una certa ampiezza è anche l’attività narrativa, iniziata nel 1921 con Malati di passione e continuata con novelle e romanzi, in vari generi, di successo. Tra gli altri, anche alcuni testi di genere poliziesco apparsi nella collana “Libri Gialli” di Mondadori (La crociera del Colorado, 1932; Il pilota della notte, 1935; L’isola nella foresta, 1935). Libri che rivelano, come ha scritto Gisella Padovani, una «tendenza a parodiare gli stereotipi della ‘crime story’, l’espunzione delle situazioni più cruente, l’autocensura di fronte alle devianze più radicali e di maggiore pericolosità sociale», la presenza dell’«humour e il brio di uno stile ambiziosamente letterario e mediocremente piacevole». Morì a Roma nel 1970.

Bibliografia

Molte sue opere teatrali sono pubblicate in «Dramma», «Comoedia» e «Scenario». In volume, si ricordino almeno Il calzolaio di Messina, Milano, Alpes, 1926; Equatore, Firenze, Libreria del teatro, 1943. E anche: La tragedia di Macbeth, Torino, Bocca, 1922, con traduzione del dramma; La tragedia di Amleto, principe di Danimarca, versione italiana e Presentazione di A. De Stefani; W. SHAKESPEARE, Coriolano, a cura di A. DE STEFANI, Milano, Feltrinelli, 1958; ID., Sonetti, a cura di A. DE STEFANI, Milano, Lerici, 1964. Tra le opere narrative, si ricordino: Malati di passione, Milano, Baldini & Castoldi, 1921; I giardini d’Armida, Milano, Baldini & Castoldi, 1925; La cortigiana e altre novelle confidenziali, Milano, Baldini & Castoldi, 1926; Venere dormente, Roma, Sapientia, 1928; Lo zar non è morto, Roma, Ed. dei Dieci, 1929; Dammi la bocca, Palermo, Hodierna, 1930; Il flagello di Dio, Milano, Corbaccio, 1930; La crociera del Colorado, Milano, Mondadori, 1932; Maleha, Milano, Baldini & Castoldi, 1933; Noi che aspettiamo l’amore, Milano, Baldini & Castoldi, 1935; Il pilota della notte - L’isola nella foresta, Milano, Mondadori, 1935; Il sentiero per la felicità, Milano, Mondadori, 1938; Gente con me, Bologna, Cappelli, 1956.

S. D’AMICO, Il teatro italiano, Milano, Fratelli Treves Editori, 1937, 292-293, 325; F.S. [Francesco Savio], in Enciclopedia dello Spettacolo, IV, Roma, Unione Editoriale, 1957, voce (con ampia bibliografia dei lavori teatrali e dell’attività cinematografica); M. TROPEA, Presentazione, in A. DE STEFANI, La crociera del Colorado, Milano, Mondadori, 1977 (rist.); L. RAMBELLI, Storia del “giallo” italiano, Milano, Garzanti, 1979; L’almanacco del delitto. Storia e antologia del “Cerchio Verde”, a cura di G. PADOVANI - R. VERDIRAME, Palermo, Sellerio, 1990; A. SGROI, Rose lubriche e telefoni pallidi. La scena plurale di Alessandro De Stefani, Prefazione di P. Puppa, Roma, Bulzoni, 2003; M. PISTELLI, Un secolo di giallo. Storia del poliziesco italiano, Roma, Donzelli, 2006.

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