Nato a Udine nel 1883 in una famiglia friulana di antiche origini nobili, d. T. compì la propria formazione pittorica da autodidatta, sulle orme di Marco Davanzo, artista dal quale mutuò la predilezione per un paesaggismo di matrice realistica, appena caricato di umori postimpressionisti, giocato sulla resa della luminosità atmosferica e su una tavolozza densa di impasti cromatici, dai toni rialzati. A dimostrarlo, intervengono opere come Le ombre dei cipressi del 1922 o Nel porto di Grado del 1924 (entrambe in collezione privata udinese), in cui l’immagine si costruisce in forza di una fitta trama di pennellate che costruiscono coloristicamente forme e volumi. La sua attività espositiva fu particolarmente intensa negli anni tra le due guerre mondiali, quando presentò i suoi dipinti all’Esposizione goriziana di belle arti (1924) e, in seguito, alle Biennali friulane d’arte del 1926 e del 1928, nonché a numerose mostre sindacali allestite tra Udine e Trieste nel corso degli anni Trenta. Nel 1929 la galleria Micheli di Milano ospitò una sua rassegna personale, mentre nel 1932 la sezione regionale del Sindacato fascista delle belle arti di Udine gli organizzò un’ampia esposizione antologica che accoglieva una quarantina di opere. Morì a Udine nel 1967.
Bibliografia
DBF, 799; C. ERMACORA, Paesaggi friulani di Alessandro del Torso, «La Panarie», 6/35 (1929), 290-302; DAMIANI, Arte del Novecento I, 41; La Pittura in Italia. Il Novecento/1. 1900-1945, Milano, Electa, 1992, 858; La colezion d’art de Provincie di Udin / La collezione d’arte della Provincia di Udine. Catalogo della mostra (Udine, 29 novembre 2009-24 gennaio 2010), a cura di G. BERGAMINI, Udine, Provincia di Udine, 2009, 104, 240.
Nessun commento