Figlio di Giacomo e di Anna Maria Brumat, nacque a Gorizia il 5 agosto 1790. Sulla sua formazione non si hanno notizie precise: è possibile che abbia studiato a Udine, considerando le relazioni che in seguito ebbe con gli ambienti culturali di questa città. Si sposò molto giovane con Elena Battig: Giovanni Giacomo, il primo dei suoi quattro figli e futuro vescovo di Trento, nacque nel novembre 1814. Fondamentale per lui fu il periodo trascorso in varie località italiane al servizio del conte Giuseppe della Torre (Thurn), di cui suo padre fu agente a Napoli. Il conte, che aveva militato sotto i Borboni fino a raggiungere il grado di generale, aveva acquisito vaste proprietà nel Regno di Napoli, oltre ad avere interessi e relazioni a Roma e in Toscana. D. B. era sicuramente al suo fianco in Abruzzo nella primavera 1822; restò suo uomo di fiducia anche dopo il ritorno in patria, dove nel 1827 trovò impiego presso l’I. R. Società agraria. A lui infatti il della Torre, che aveva un ingente patrimonio ma era senza figli, affidò sul finire del 1829 il compito di organizzare a Gorizia la fondazione di un nuovo Monte di pietà, in sostituzione del precedente andato in fallimento. Il Monte, modellato su quelli di Udine e Palmanova, iniziò la propria attività il 18 maggio 1831: presidente l’arcivescovo di Gorizia in carica, direttore generale e cassiere D. B. (coadiuvato dal figlio), con uno stipendio iniziale di cinquanta fiorini mensili. D. B. tenne questa carica per quasi tutta la vita, suscitando alcune critiche per la sua gestione (testimoniate anche dal necrologio goriziano). Partecipò inoltre con assiduità alla vita pubblica ed economica della città: fu membro del direttivo della Società agraria, studiando nuovi sistemi di viticoltura che applicò nella sua tenuta di Ranziano. Nel 1851 venne eletto consigliere comunale nelle prime elezioni per il comune, restando in carica sotto il podestà Carlo Doliac per dieci anni (nel 1859-1860 fu anche assessore), perché l’abolizione della Costituzione austriaca nel corso del 1851 impedì nuove elezioni. ... leggi D. B. era cattolico, moderato e filo-governativo: difficile supporre che dopo il 1848 si fosse avvicinato ad ambienti irredentistici, come vuole la tradizione locale; il figlio minore Federico (1817-1899), notaio, appartenne invece all’area liberal-nazionale. D. B. deve soprattutto la sua fama all’imponente attività di collezionista e di ordinatore di documenti per la storia di Gorizia, che raccolse nella sua casa di via delle Monache, nell’originale o più spesso in copia, a partire dagli anni Trenta. Dal 1844 presiedette la commissione istituita dalla Società agraria per la ricerca dei documenti di storia patria. Fu in contatto con studiosi friulani, austriaci e carniolini, occupandosi di storia, ma anche di numismatica e di linguistica. Particolarmente rilevanti sono i carteggi con Iacopo Pirona (anni 1834-1860), Francesco di Manzano (1844-1852) e Pietro Cernazai (1850-1857). Accanto a molti articoli divulgativi sulle pubblicazioni periodiche della Società agraria (dal 1845 al 1857), D. B. fece uscire a stampa solo alcuni saggi eruditi e il compendioso Sunto storico delle principate contee di Gorizia e Gradisca, apparso anonimo nel 1853. Nel 1855 curò presso Paternolli un’edizione “economica” dell’inedita Istoria della Contea di Gorizia di Carlo Morelli, utilizzando i manoscritti affidati nel 1829 dalla vedova alla Società agraria; all’opera nel 1856 aggiunse un proprio volume di Osservazioni e aggiunte. La pubblicazione fu fatta in fretta, e non sempre in modo soddisfacente, forse per precedere l’analoga iniziativa dell’editore concorrente G. B. Seitz, che si fermò al primo volume (1854). Nelle Osservazioni e aggiunte D. B. inserì molti documenti, spesso citati integralmente e tradotti, mostrandosi tuttavia molto inferiore, per rigore e metodo storico, all’autore settecentesco. Morì a Gorizia l’8 gennaio 1864. I libri e i manoscritti da lui raccolti e ordinati furono venduti nel 1886 dal figlio Federico al comune di Gorizia e nel 1893 formarono il primo nucleo della neo-costituita Biblioteca civica goriziana.
ChiudiBibliografia
ASPG, Serie diverse, Archivio Privato II, Corrispondenze Private, n. 27-31; ASTs, Archivio della Torre e Tasso, Sezione antica, 145; mss Biblioteca comunale di Gorizia, 1-9, 41-75.
G.D. DELLA BONA, Sopra un sigillo della illustre famiglia degli Ungrispach, «Notizie peregrine di Numismatica e Archeologia», 1 (1851), 1-39 dell’estratto; Sunto storico delle principate Contee di Gorizia e Gradisca, Gorizia, Paternolli, 1853 (= Monfalcone, EdL, 1991); Sulle antiche famiglie dei Reifenberg e dei Dornberg, «Notizie peregrine di Numismatica e Archeologia», 2 (1854), 37-67; Lettera al signor Federico Schweitzer sopra un fiorino anonimo di Gorizia, ibid., 3 (1856), 13-54; Osservazioni e Aggiunte […] sopra alcuni passi dell’Istoria della Contea di Gorizia di Carlo Morelli di Schönfeld, Gorizia, Paternolli, 1856 (= Bologna, Forni, 1974; Monfalcone, EdL, 2003); Strenna cronologica per l’antica storia del Friuli e principalmente per quella di Gorizia sino all’anno 1500, Gorizia, Paternolli, 1856; Il regesto delle pergamene goriziane e friulane della Biblioteca Civica, a cura di C. BATTISTI, «Studi Goriziani», 3 (1925), 25-55.
VALENTINELLI, Bibliografia, indice; «Atti e memorie dell’I. R. Società agraria di Gorizia», 3 (1864), 2 (necrologio); I. PIRONA, G. D. Della Bona, «Rivista friulana», 3, 17 gennaio 1864 (necrologio); A. DIMITZ, Das Archiv Della Bona in Görz, «Mittheilungen des historischen Vereins fur Krain», 23 (1868), 54-56; G. MANZINI, Il primo bibliotecario goriziano: G. D. Della Bona, «Studi Goriziani», 27 (1960-61), 99-109; L. DA LIO, G. D. Della Bona: una silloge di lettere inedite, ibid. ... leggi, 93-94 (2001), 269-296; A. GALLAROTTI, La raccolta di leggi di G. D. Della Bona, Gorizia, BSI, 2001; Studi e documenti su Carlo Morelli e l’Istoria della Contea di Gorizia, a cura di S. CAVAZZA - P. IANCIS - D. PORCEDDA, Monfalcone, EdL, 2003, 89, 96-98; La biblioteca privata di G. D. Della Bona, a cura di S. VOLPATO, Udine, Forum, 2003; L’officina storico-antiquaria di G. D. Della Bona, a cura di L. DA LIO, in La biblioteca privata, cit., 121-316 (con documenti); Inventari dei manoscritti delle biblioteche d’Italia, Gorizia: Biblioteca Civica, Biblioteca Statale Isontina, a cura di S. VOLPATO, Firenze, Olschki, 2007, indice; Storia di una fondazione, 1753-1831, a cura di L. PILLON, Gorizia, Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia, 2007, indice; S. COSMA, I Della Bona, genesi e crescita di Cassa di risparmio e Biblioteca, «Il Piccolo» (edizione di Gorizia), 19 gennaio 2010, 12.
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