Nacque a Cividale il 30 maggio 1798. Ordinato sacerdote il 22 dicembre 1821, fu professore di morale presso il Seminario di Udine e, dal 1838, canonico del Capitolo di Cividale (bolla arcivescovile n. 229 del 30 maggio e “Possessio” del 2 agosto). Fu il secondo direttore del Museo archeologico della città ducale, dal 1844 al 1877. Il 5 dicembre del 1866 fu nominato da Quintino Sella, commissario del re per la provincia di Udine, presidente della Commissione archeologica pel Friuli, incarico che mantenne fino al 1875, anno dello scioglimento. La sua attività di studioso fu divisa sostanzialmente in due filoni, archivistico ed archeologico. Per quanto riguarda il primo, ordinò i documenti dell’antico Archivio di Cividale dall’anno 1176 al 1442, allora divisi tra i locali del municipio e quelli del Monte di pietà, ed attualmente conservati nella Biblioteca del Museo archeologico cividalese. I manoscritti, disposti per cronologia, furono raccolti in ventotto volumi, con l’aggiunta di due tomi di regesti da lui stesso compilati. Si deve a lui anche un inventario dei codici e degli oggetti d’arte dell’Archivio capitolare, compilato nel settembre del 1848 ed inviato al cardinale Angelo Mai. D’altro lato fu impegnato nell’attività archeologica connessa ai suoi incarichi. Già pochi mesi prima della nomina a direttore del Museo cividalese, ancora da «benemerito cittadino», coordinò al posto del suo predecessore, Michele della Torre, allora prossimo alla morte, la rimozione di due iscrizioni casualmente scoperte (CIL, V, 1761 e 1762) che dimostrarono la identificazione di Forum Iulii con Cividale del Friuli, chiudendo così la secolare “questione del Forogiulio”. I suoi successivi interventi possono essere delineati con l’ausilio delle minute della corrispondenza che inviava alle autorità superiori. ... leggi La loro lettura evidenzia che il canonico non realizzò di propria iniziativa indagini archeologiche, ma si limitò a prendere atto delle scoperte fortuite di cui era informato. Questo avvenne, ad esempio, nel 1874, nel caso della scoperta del sarcofago attribuito al duca longobardo Gisulfo, ad opera di Marzio de Portis, e di frequenti rinvenimenti segnalati nella località di Gagliano, in cui, tra le altre cose, nel 1870 furono portati alla luce un’aretta dedicata ad Ercole ed un “thesaurus” votivo (Pais, Suppl. Ital., 375 e 376). In questa, come in altre circostanze, per l’interpretazione delle scoperte si avvalse in modo acritico del modello esegetico elaborato dal suo predecessore alla guida del Museo, il canonico Michele della Torre, verso il quale nutriva una vera e propria venerazione. Questa dipendenza si manifesta anche nelle poche opere a stampa di argomento artistico-archeologico: un opuscoletto sul cosiddetto Tempietto longobardo, una Guida di Cividale, che comprende anche un inventario dei reperti conservati nel Museo, una descrizione dei rilievi del cosiddetto Ipogeo celtico realizzati dall’ingegnere Nussi, ed un breve saggio postumo su un acquedotto rinvenuto dal della Torre stesso. Nell’ultimo periodo di vita cadde in un grave equivoco: nel 1874 e nel 1877 scrisse di «diversi monumenti dell’epoca dei Turchi del secolo XV rinvenuti a Torreano», rivelatisi poi oggetti moderni ed insignificanti; in particolare un calamaio, che D’O. aveva datato all’anno 848 dell’Egira, era stato fabbricato nel 1848. Morì il 18 aprile 1877. Il suo nome è ricordato nell’iscrizione commemorativa del restauro del Tempietto longobardo eseguito nel 1860, collocata all’ingresso della sacrestia.
ChiudiBibliografia
Ms MANC, Varie amministrazione pratiche dal 1869 al 1905, L. D’Orlandi, Museo. Rendiconti 1869-76 (contiene varie minute autografe di lettere di D’Orlandi relative alla sua attività di direttore del Museo archeologico di Cividale); ibid., Antico Archivio Comunità di Lorenzo d’Orlandi, coll. ACD/H/01-30 (i volumi dell’antico archivio della Comunità di Cividale). Per i dati biografici: Cancelleria arcivescovile di Udine, Necrologio del Clero Diocesano defunto dal I gennaio 1847 al 31 dicembre 2000; ACAU, 645, Ordinazioni Sacre 1810-1830; Archivio capitolare di Cividale del Friuli, Parrocchia S. Maria Assunta - Comitato promotore progetto Patriarcato di Aquileia, b. 343, Atti di Possesso dei Canonici da 1811 a 1854; b. 7a, Liber XII Baptizatorum ab anno 1788 usque ad annum 1805; b. 240, Definitiones Capitolari dal 1828 a maggio 1839, def. n. 136.
Opere di L. D’Orlandi: Il tempietto di Santa Maria in Valle di Cividale del Friuli, Udine, Vendrame, 1834, 18582; Discorsi funebri in elogio a tre benemeriti cittadini di Cividale del Friuli co. Michele c.co della Torre Valsassina, Giovanni nob. De Portis canonico decano e Giambattista Foramiti aggiuntavi una breve illustrazione delle due lapidi romane scoperte in Cividale l’anno MDCCCXLIII sul Forogiulio antico, Udine, Vendrame, 1853; Guida di Cividale, Udine, Vendrame, 1858; Le carceri romane in Cividale, in collaborazione con A. NUSSI, Venezia, Antonelli, 1864; Elenco di codici ed oggetti d’arte dell’archivio di Cividale del Friuli, in I. CARINI, Una lettera inedita dell’ab. ... leggi Giuseppe Furlanetto; Codici ed oggetti d’arte di Cividale, Venezia, Tip. F.lli Visentini, 1891 (anche in estratto da «Nuovo archivio veneto», II/2, 5-11); L’Acquedotto di Cividale, Cividale, Tip. Fulvio, 1898.
E. PAIS, Corporis Inscriptionum Latinarum. Supplementa Italica, Consilio et auctoritate Academiae Regiae Lynceorum edita, I, Additamenta ad vol. V Galliae Cisalpinae, Romae, Salviucci, 1884; A. ZORZI, Notizie, Guida e Bibliografia del Museo di Cividale del Friuli, IV, Cividale, Tip. Fulvio, 1899, 214; M. BENCIVENNI - R. DALLA NEGRA - P. GRIFONI, Monumenti ed Istituzioni, I. La nascita del servizio di tutela dei monumenti in Italia, 1860-1880, Firenze, Alinea, 1987, 363-369 (con l’indicazione degli incarichi ricoperti da D’Orlandi nell’amministrazione dei beni culturali); M. TROI, Storia del Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli, t.l., Università degli studi di Udine, a.a. 1998-1999, 4; EAD., Breve storia del Museo Archeologico di Cividale del Friuli, attraverso l’attività dei suoi direttori, «Forum Iulii», 24 (2000), 73-74; S. COLUSSA, La ricerca archeologica nel territorio di Cividale tra la seconda metà dell’Ottocento e i primi del Novecento, in Alexander Wolf, 114-125.
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