Fu prete a Gemona nella prima metà del XIV secolo: il suo nome compare infatti in alcuni documenti datati tra il 1320 e il 1340. Da tre di essi, in particolare, si apprende che fu anche copista, correttore e legatore di libri: nel 1327 ricevette un pagamento per la copia di un salterio; nel 1333 venne pagato per il restauro e la rilegatura di alcuni libri della chiesa gemonese; nel 1340, infine, per la correzione di un messale.
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