Canonico di Aquileia, figlio di Herrat (madre), cancelliere e cappellano di Pellegrino II, viene citato come “magister scholarum” di Aquileia (e quindi anche responsabile dell’istruzione musicale) nel 1211 e nel 1213; intorno al 1220, morendo donò al capitolo un «graduale et antiphonarium in uno volumine, in quo instructio tocius ordinis vel officii secundum consuetudinem Aquilegensis ecclesie continetur». La circostanza che il codice fosse legato con catena al coro della chiesa, testimonia indirettamente che in Aquileia agli inizi del Duecento si celebrava la liturgia ancora secondo il rito patriarchino.
Bibliografia
VALE, Aquileia, 203; P. PEZZÈ, La vita musicale religiosa in Friuli, «Avanti cul brun!…», I, 8; BIASUTTI, Cancellieri, 32; SCALON, Necrologium, 46-47, 49, 186-87, 284; SCALON, Produzione, 139, n° 6; G. PERESSOTTI, La liturgia ad Aquileia nel XII secolo, introduzione di P. ZOVATTO, Trieste, Centro studi storico-religiosi Friuli Venezia Giulia, 2005.
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